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Medioriente in fiamme, l’escalation che (quasi) nessuno vuole. L’analisi del gen. Del Casale

Di Massimiliano Del Casale

Mentre Teheran continua a sostenere le sue milizie per procura, la prospettiva di un coinvolgimento diretto nel conflitto si fa più concreta. Israele, forte del sostegno americano, si prepara a colpire obiettivi strategici, comprese le installazioni nucleari iraniane, con il rischio di un’escalation che potrebbe estendersi oltre la regione, influenzando gli equilibri globali. L’analisi del generale Massimiliano Del Casale, già presidente del Centro alti studi per la Difesa

Le spie russe vogliono scatenare il caos in Europa. Le parole del capo di MI5

Di fronte a una “serie impressionante di credenze e ideologie”, ora le minacce terroristiche sono affrontate dal servizio “insieme a trame di assassinio e sabotaggio sostenute dallo Stato, sullo sfondo di una grande guerra terrestre europea”, dice McCallum. Che punta il dito su Mosca e Iran in particolare

Israele-Iran, nessuno vuole la guerra ma... Lo scenario che preoccupa la Cia

Secondo il direttore Burns il vero rischio è rappresentato da possibili errori di calcolo che alimentano una pericolosa escalation nel conflitto. L’agenzia, ha detto, non ha prove che Teheran stia accelerando il programma nucleare, ma il rischio resta

La fragilità di Khamenei, tra retorica e crisi del regime. Scrive Ghzal Afshar

Di Ghazal Afshar

Mentre il regime iraniano intensifica la repressione interna e cerca sostegno tra le nazioni islamiche, la strategia di lunga data del leader supremo sembra essere in crisi. L’apparente potenza proiettata dal regime maschera una profonda instabilità interna, alimentata da proteste e malcontento popolare. Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Ghzal Afshar, dell’Associazione dei giovani iraniani in Italia

David Barnea, l’uomo chiave del Mossad tra guerra e diplomazia

Esperto di humint e sigint, il direttore del servizio è il protagonista di operazioni che spaziano dal Libano all’Iran ma anche delle trattative con il Qatar. A differenza di quello dei colleghi di Shin Bet e Aman, il suo posto è saldo

Vance-Walz, nel segno del Medio Oriente. L’analisi dell’amb. Castellaneta

Nel dibattito tra i candidati alla vicepresidenza, l’attacco iraniano a Israele oscura i temi interni. Nonostante l’impatto limitato sulle preferenze degli elettori, il confronto ha messo in evidenza l’incertezza delle risposte su un conflitto che potrebbe influenzare la politica estera della prossima amministrazione. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Il Libano dopo Nasrallah, tra apocalisse e ricostruzione. Scrive Cristiano

Con la morte del leader di Hezbollah, si chiude un capitolo. Il Paese affronta una scelta cruciale: seguire il progetto settario e ideologico che ha guidato l’organizzazione o rifondare uno Stato inclusivo, come sognato dai leader assassinati nel 2005. La vera battaglia è quella contro il settarismo e per il futuro cosmopolita

Mega evento in Medio Oriente. Nasrallah ucciso, Hezbollah in ginocchio, Iran contro Israele?

L’eliminazione di Nasrallah è un fatto particolarmente significativo per il Medio Oriente e non solo. La scelta strategica di Israele potrebbe avere conseguenze tattiche ovunque, aprire a una guerra totale contro lo Stato ebraico, scombussolare i disequilibri regionali

L’IA al servizio della disinformazione. Le prospettive dell’intelligence Usa

L’intelligenza artificiale sta accelerando le operazioni di disinformazione orchestrate da Russia e Iran, mirate a influenzare le elezioni presidenziali del 2024, dice un funzionario. Per Washington l’uso della tecnologia in questo campo non è rivoluzionario, ma facilita una propaganda più rapida e pervasiva

Allerta Iran per le presidenziali americane. L'Fbi apre un'indagine per presunte interferenze

L’intelligence vuole vederci chiaro su alcune attività informatiche sospette, collegabili alla Repubblica islamica. A essere presa di mira è la campagna di Donald Trump, che ha denunciato il caso collegandolo a un rapporto di Microsoft pubblicato pochi giorni fa proprio sulle interferenze di Teheran. Nel mirino anche la campagna di Kamala Harris

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