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L’Italia della paura alla Scala

Più giro, brigo e trigo, su e giù per lo stivale, più noto che in qualunque riunione, qualunque sia la situazione e la problematica, il clima e l’atteggiamento degli interlocutori è sempre lo stesso. Quello che Dino Buzzati ha splendidamente immortalato nel suo racconto “Paura alla Scala”. C’è sempre una crème, un élite che ha troppa paura di perdere il…

Il partito repubblicano? Prima nasca un think tank

Da più parti, politiche e analitiche, sembra farsi largo nel Paese l'idea di un contenitore repubblicano in stile americano da contrapporre al Pd di Matteo Renzi. Troppo forte la corazzata piddì, si dice, per poter essere affrontata solo dalle urla populiste padane o dalle frattaglie dell'ex casa delle libertà. Un primo punto fisso, in questo viaggio ideale verso la Terza…

Se non avete capito, vi faccio un disegnino. Renzi e la Buona Scuola

In Toscana, ma credo poi un po’ ovunque,  a chi è un po’ “duro di comprendonio” si dice ”se non hai capito ti faccio un disegnino“. Ecco, Matteo Renzi lo ha fatto sul serio. Ha preso la lavagna e si è messo a scrivere. Ora c’è da chiedersi se, a fronte di un’idea che è carina e magari anche utile, per…

Competition is competition: thank you, Cameron!

  Il trionfo di David Cameron. Netto, chiaro, inequivocabile, ai limiti del brutale, nei confronti di un Labour che ha perso perfino il sostegno dell' Independent. L'inghilterra fortunatamente non è Europa. Perché l'Europa non parla inglese, è solo il residuo stantio e povero del cascame nichilista e, insieme, totalitario della rivoluzione francese, il massimo della posizione reazionaria. Il Regno Unito è…

Lapa, questione di filologia e di politica industriale

Il viaggio è sempre questione di filologia. Identità, cultura, tradizione, costume. Tutto fa brodo, e quello primordiale, – brodo -, è filologia per definizione. Prendete il Brasile. Vai a Rio e dopo il Cristo Redentore che abbraccia perfino i turisti sessuali, solidale con loro più di Papa Francesco tollerando l’aborto delle donne sfortunate in amore, denaro e precauzioni, visiti Lapa.…

Le arie di Renzi

Si dà delle arie Renzi, mentre inaugura Expo. E quelle di Renzi non sono certo le arie bellissime che Bocelli, da Piazza Duomo a Milano, ha cantato per il mondo collegato in eurovisione. Le arie di una tradizione straordinaria che non ci meritiamo. Renzi si dà le arie perché, inaugurando Expo, pensa di aver vinto una delle sue tante battaglie…

Il Primo Maggio ha il solo colore del sole

Vorrei scrivere fiumi di parole da spendere ma potrei svincolarmi difficilmente tra il verboso ed il ripetitivo. Solo un trafiletto, un pensiero, una promessa, però, vorrei lasciarla. Bisognerebbe ritrovare un paese. Farlo con forza e vigore. Ai politici che parlano alla pancia, preferisco quelli che parlano alla nazione. A chi parla di lavoro cercando necessariamente un nemico da combattere, preferisco…

Lunedì piovoso e calcio incivile

Odio la competizione. Soprattutto la competizione sportiva. Ci si sovraccarica di tensione agonistica ed io non sono in grado di sopportarla. Ho cambiato innumerevoli sport e collezionato innumerevoli delusioni. Non fa per me e lo riconosco. A tratti è un qualcosa in più dell’insofferenza, rasenta quasi la mal sopportazione e di conseguenza non ho mai avuto il bisogno di identificarmi con…

Così Washington sconfessa la propaganda filo russa sull'export americano

«Quando qualcuno rimprovera all’Italia una posizione eccessivamente morbida sulle sanzioni alla Russia, occorre tener presente che ci vuole una regola generale sull’equa distribuzione dei sacrifici. Non è quanto sta succedendo. Le esportazioni americane verso la Russia sono aumentate». Così l’ex premier Romano Prodi, in un’intervista rilasciata circa un mese fa a Paolo Valentino, commentava dalle colonne del Corriere della Sera…

Mannoia-Poletti lo scontro sul lavoro continua

In questa settimana si sono mosse tante cose nella Politica italiana. Ultima notizia le dimissioni di Speranza da Presidente del Gruppo PD alla Camera dopo una riunione di gruppo molto tesa a cui è seguita l'uscita di ben 120 deputati dall'aula e in cui Renzi ha imposto l'Italicum così come è, negando ogni ulteriore modifica, e votata da 190 deputate…

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