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G7, Piano Mattei, Africa. Perché il rapporto Meloni-Al Sisi è strategico

Al di là delle parole di circostanza, spicca la capacità del premier di aver avviato con Il Cairo una nuova stagione di relazioni strategiche che rappresentano l’anticamera per un diverso modo di intendere il partenariato, anche alla luce di dossier delicati come l’immigrazione, il Medio Oriente, l’energia. E parte la linea marittima merci fra Trieste e il porto egiziano di Damietta

IA, l'Italia si prende la guida del G7. I primi passi del governo

Una regolamentazione globale, sulla scia del codice di condotta di Hiroshima ereditato dal Giappone, è il tema in cima all’agenda dell’esecutivo italiano per i mesi che lo vedranno alla guida delle potenze mondiali. L’obiettivo è sfruttare le potenzialità e abbattere i rischi. Mentre sono state aperte le prime due sede regionali del Dipartimento della trasformazione digitale, il primo passo per unire il Paese

Come governare l'IA per non restarne vittime. Parla Maurizio Mensi

L’Intelligenza Artificiale presenta tante opportunità quanti rischi e sempre più attori chiedono una regolamentazione elaborata affinché le prime possano superare di gran lunga i secondi. Formiche.net ne ha parlato con Maurizio Mensi, professore di Diritto dell’economia alla Scuola nazionale dell’amministrazione e direttore del Laboratorio LawLab Luiss

Obiettivo 30 miliardi, così Giorgia Meloni rafforza la partnership con la Turchia

La visita a Istanbul nella cornice del G7 a guida italiana si inserisce in un filone di proficue relazioni commerciali, che il capo del governo ha già detto di voler incrementare, ripensando le proprie catene del valore. Energia, interscambio e convivenza in Libia i punti nevralgici. Nell’anno appena iniziato è in programma una nuova riunione della Joint Economic Trade Commission fra i due Paesi. In proposito spicca l’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia in Turchia denominata “MeeTürkItaly”

Tra Indo Pacifico e Global South. Perché il Kazakhstan è strategico per Roma

L’obiettivo adesso è quello di trasformare in un partenariato strategico rapporti bilaterali già di ottimo livello. La visita di oggi a Palazzo Chigi del presidente della Repubblica del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev, dimostra il grande interesse dei due Paesi a rafforzare la cooperazione. Ecco su quali dossier

Pragmatismo e alleanze. Come sarà il viaggio di Meloni a Istanbul

Roma e Ankara sono investite dall’obbligo geografico e geopolitico di dialogare, alla luce di interessi convergenti in dossier altamente strategici come l’energia, la difesa, l’interscambio e il ruolo nell’intera area che va da Gibilterra al Mar Nero (Libia inclusa)

Progetti che diventano modelli. Il Piano Mattei per l'Africa secondo Giro

Conversazione con l’ex viceministro degli Esteri: “Bisognerà individuare dei programmi pilota tra trasferimento di know how, formazione e piccole e medie imprese. Potrebbe essere l’occasione per far sbocciare dei progetti di eccellenza che poi possono diventare modello”

Francia e Germania in affanno, e se la stabilità europea si chiamasse Italia?

In Ue praticamente solo l’Italia ha una parvenza e una sostanza di stabilità politica, che si riflette positivamente sui mercati e sul gioco di alleanze e partnership. Il 2024 si apre con una serie di sfide altamente complesse e dalla difficile gestione ma che, al contempo, rappresentano una opportunità oggettiva per Giorgia Meloni: la presidenza italiana del G7 può essere laboratorio dove sperimentare modelli di azione e intuizioni strategiche, come il Piano Mattei

Da Delors a Meloni. La nuova Ue passa anche per l'Italia

Tajani da Parigi e il premier ieri alla Camera portano avanti il tema europeo nella consapevolezza che l’Ue deve cambiare passo, se vorrà essere all’altezza delle nuove sfide globali: non solo le due guerre, ma il cambiamento climatico, la gestione dell’intelligenza artificiale, la difesa comune e l’energia

Dall'Africa ai Balcani. I consigli di Minuto Rizzo per il G7 italiano

“L’Italia ha l’opportunità di spingere sull’Africa dove il discorso del Piano Mattei è molto interessante, perché va al di là dell’emigrazione e degli sbarchi: il continente africano è formato da più di 50 Paesi dove si sta verificando la corsa delle grandi potenze per avere più influenza, Cina e Wagner in primis”. Conversazione con l’ambasciatore e presidente della Nato Defense College Foundation, Alessandro Minuto Rizzo

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