Dal lato italiano spicca la soddisfazione per i bilaterali a Nuova Delhi e ad Abu Dhabi, andati “oltre le aspettative”. Non solo perché dopo il battesimo di Bali rappresentano il secondo step del presidente del Consiglio (in attesa del terzo negli Usa), ma anche per gli intrecci con dossier altamente strategici. Primo fra tutti la Via della Seta che è “ancora in via di valutazione”
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Ricominciare e ricucire. Le ragioni di Meloni ad Abu Dhabi
Oltre alla firma della cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28, verrà siglato un accordo fra Eni e Adnoc che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica. Per questa ragione è presente l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, a dimostrazione di una vivacità costante da parte del Cane a sei zampe che dal 2018 produce in loco 60mila barili
Italferr, Leonardo, Sparkle (e non solo). Tutte le opportunità delle aziende italiane in India
Quest’anno l’India supererà la Cina come nazione più popolosa al mondo e affiancherà il dato demografico a quello relativo al Pil. Chi c’era e cosa si è detto al Business Forum italo-indiano presieduto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani assieme alla controparte indiana Piyush Goyal
Auto elettrica, Berlino tira dritto grazie alla Cina (che apre la guerra dei prezzi)
La Germania risponde alle preoccupazioni italiane: avanti a tavoletta sulla conversione all’auto elettrica. E intanto Catl, gigante cinese delle batterie, forte della sua posizione dominante lungo la catena di approvvigionamento, apre una guerra dei prezzi per sbaragliare i concorrenti
Così Italia e Usa camminano assieme (con Meloni a Chigi) L'analisi di Cristiani
Dario Cristiani, senior fellow presso il German Marshall Fund, commenta con Formiche.net la linea del governo: “Qualcuno in Italia tende a sottolineare che la postura di Roma verso Washington sia di comodo in questo momento per accreditarsi. Invece c’è stata un’evoluzione dell’approccio di politica estera del premier, dimostrato con gli atti concreti di questi primi mesi di governo”
Risorgimento e ricostruzione. Il glossario geopolitico di Meloni in Ucraina
Il presidente del Consiglio ha parlato di forniture militari, di ricostruzione, ma anche di un elemento non misurabile, l’amore di patria: “Mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano: un tempo si diceva che l’Italia fosse solo un’espressione geografica. Ma col Risorgimento ha dimostrato di essere una nazione. Qualcuno diceva che era facile piegare l’Ucraina. Ma avete dimostrato di essere una straordinaria nazione”
I titoli italiani? Hanno una solida base, scrive il Financial Times
Il quotidiano britannico, per il quale “l’economia del Paese potrebbe aver preso un po’ di slancio dopo la crisi ucraina, ponendo solide basi per i titoli pubblici”, si concentra sullo stato di salute di questi ultimi e si mette in scia ai giudizi positivi di Economist, Times, Faz e Le Figaro
Dai conti pubblici al superbonus. Meloni impeccabile secondo Le Figaro
Meloni schiera un’agenda conservatrice, si legge sul quotidiano francese, mentre la sinistra ha perso la propria anima sociale. La combinazione del superbonus e del meccanismo di assegnazione alimenta “l’esplosione della domanda”
Vi spiego perché (e come) l'Ucraina sconfiggerà la Russia. Parla Nathalie Tocci
“La nostra industria della difesa si riorganizzerà per un’era di guerra. Non ci sarà ricostruzione in Ucraina senza allargamento, con l’Italia protagonista”. Con quali fondi? “Una Next Generation Eu o gli asset congelati dei russi. Interessante la proposta estone: approvvigionamento congiunto di munizioni così come fatto per i vaccini”. Conversazione con Nathalie Tocci, direttrice dello Iai
15 anni di Kosovo indipendente. Il bilancio dell'amb. Sessa
“I serbi non hanno ancora dimenticato i bombardamenti del 1999. Per cui bene i piani degli americani ma è importante un coinvolgimento più attivo degli europei. L’iniziativa italiana? Un seme sul quale lavorare perché potrebbe portare dei risultati interessanti”. Il punto dell’ambasciatore Riccardo Sessa
















