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Doppia mossa di Meloni su Palestina e Siria, riconoscimento senza Hamas e ricostruzione

In attesa di intervenire oggi al Palazzo di Vetro,  la premier ieri ha spiazzato i suo critici su Gaza sostenendo la tesi Trump: uno Stato palestinese ha tutto il diritto di nascere ma senza la presenza di Hamas al governo, e solo dopo la liberazione degli ostaggi. Bilaterale con Al Thani e Al Sharaa: Roma punta alla ricostruzione siriana

Così Italia e Turchia collaborano per la stabilità del Mediterraneo

L’ottavo incontro del numero uno della Farnesina con la controparte turca, (l’ultimo era stato ad Antalya a margine del Vertice Nato di maggio) dimostra una volta di più la progettualità del governo italiano in una macro area strategica, come quella a cavallo tra il quadrante euromediterraneo e quello mediorientale. Difesa, energia e sicurezza i temi comuni di cooperazione

Coordinamento Usa-Ue. Prime ipotesi concrete per Zelensky

Il presidente ucraino riconosce l’azione del governo italiano, “Giorgia Meloni e il suo team hanno un ruolo fondamentale”, sostiene facendo un bilancio del vertice parigino. Nel frattempo iniziano a circolare le prime ipotesi pratiche sul campo, come quella diffusa da Nbc News secondo cui Washington potrebbe guidare il monitoraggio di una zona cuscinetto demilitarizzata in Ucraina

Così gli Usa puntano sull'Italia per la stabilità in Libia

Washington intende ridisegnare gli equilibri in Africa partendo dalla Libia, dove l’asse con Roma è fondamentale. Per questa ragione l’inviato speciale di Trump ha prima incontrato i rappresentanti della Libia occidentale e di quella orientale (Saddam Haftar e Ibrahim Dabaiba) per poi essere ricevuto dal titolare della Farnesina

Occidente e Ucraina, il debutto di Fazzolari a Washington. Ecco perché. L'analisi di De Palo

Il sottosegretario ieri a Washington. Una presenza che racconta tutta la densità sul dossier Kyiv. Molto ascoltate anche le voci di Fitto, Fidanza, Saggio, che compongono pezzi di una piramide ben delineata, grazie a contorni solidi e a intrecci che non si sovrappongono. Ovvero voci con cui il vertice ha una simbiosi intellettuale, un rapporto di massima fiducia e con cui può confrontarsi partendo da una competenza certificata

Parlare con la Cina, ma non legarsi mani e piedi. L'intervento di Menia

Dopo le indiscrezioni di Bloomberg a proposito della possibile e progressiva diminuzione di presenza cinese in soggetti industriali italiani di un certo rilievo, come Pirelli, Ansaldo e Cdp reti, ecco alcune considerazioni del vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia

Licenze internazionali e stabilizzazione mediterranea. Tutte le nuove rotte del gas in Libia

Per la prima volta dal 2007 oltre 37 compagnie petrolifere internazionali hanno espresso vivo interesse per l’imminente ciclo di licenze petrolifere previsto per novembre, tra cui primari player mondiali come l’italiana Eni, la statunitense Chevron e la francese Total. Un fatto che conferma la volontà di aprire davvero una fase di stabilità

Belgrado guardi all'Ue e non alla Russia. Il consiglio di Meloni a Vucic

La visita deve essere letta sia come la spia di una visione atlantica comune, sia come opportunità per il governo di Belgrado di avere la spinta di Roma per proseguire con convinzione nella cosiddetta “riunificazione europea” dei Balcani. Italia sempre più pivot per una serie di iniziative legate a immigrazione, difesa, sicurezza dei confini esterni dell’Ue

Roma e Belgrado, tutti i dossier della visita di Meloni in Serbia

Giorgia Meloni, sarà oggi a Belgrado per incontrare, alle 18:30, il presidente Aleksandar Vucic. Per molte ragioni la Serbia va avvicinata all’Ue, traccia di cui Roma è ampiamente consapevole: per il suo contributo valoriale sulle riforme, per la capacità di trainare altri Paesi in un’ottica comunitaria sulla difesa, per la possibilità di migliorare gli scambi commerciali e la strategia contro l’immigrazione illegale

Italia, Turchia, Libia: un trilaterale per il futuro del Mediterraneo

Immigrazione, energia, proiezione tanto nel Mar Nero quanto in Medio Oriente e Africa: è molto ricco il paniere di temi fra Roma, Ankara e Tripoli. Una ragione in più per non ritardare iniziative comuni e una programmazione su come stemperare possibili fronti di tensioni politiche, come quelle tra Tripoli e Tobruk, e procedere così all’unisono in una cooperazione tripartita

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