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Così i conservatori di Ecr riformeranno l'Ue. La visione di Procaccini (FdI)

Intervista al co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Europeo: “L’Ue di domani? Un modello confederale, non uno Stato unico. Numero uno della Commissione eletto da cittadini? Ogni volta che il corpo elettorale è coinvolto nelle scelte è sempre positivo. Il Patto di stabilità? Prevedo che anche la Germania, per la prima volta, sarà meno falco e più colomba”

Elezioni Ue 2024 e il ritorno dei conservatori (con Meloni). Parla Mauro

Intervista all’ex ministro della Difesa: “La prossima legislatura sarà l’occasione buona per le riforme, perché rientra nel gioco democratico una forza politica che era praticamente estinta con l’uscita degli inglesi, ovvero il movimento dei conservatori. Perdere l’Africa per l’Europa significa perdere il futuro. Se in Europa ci deve essere più sussidiarietà e più solidarietà lo deciderà la visione politica, non le regole”

Cosa si sono detti Meloni e Mitsotakis ad Atene

Sui flussi confermata la linea comune: solo una politica migratoria europea integrata può rappresentare la risposta utile ad una sfida epocale. Sullo sfondo la prossima partita delle elezioni europee e il ruolo di Roma e Atene

Rotta balcanica e Lampedusa, più di una semplice emergenza

“È necessaria una presa d’atto comunitaria rispetto a numeri enormemente lievitati e a un degrado cittadino oggettivo. Trieste è ormai irriconoscibile”, commenta Menia (FdI). Meloni ne parla ad Atene con Mitsotakis, dopo la conversazione telefonica con Saied

Energia e geopolitica, perché anche Roma guarda Alexandroupolis

Il porto ellenico è diventato un punto di accesso vitale all’Europa, ovvero fattore critico nel facilitare le rotte commerciali verso gli Stati baltici e l’Europa. Il ruolo degli Usa e dell’Ue, lo sbarco delle truppe Nato, il rigassificatore e la privatizzazione in corso anche su Kavala

Meloni ad Atene, non solo europee. Ecco come l'Italia investe in Grecia

Fincantieri, Fs, Snam e Italgas rappresentano preziose occasioni (anche geopolitiche) per far distendere la strategia di Roma nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale. La distribuzione del gas, accanto alla diversificazione dell’approvvigionamento energetico, è jolly

Meloni in Grecia, il doppio fronte geopolitico tra Egeo e Ue

Prosegue il lavoro di relazioni atlantiste (e conservatrici) del premier, nella consapevolezza che gli obiettivi all’orizzonte sono due: coagulare un’alleanza valoriale e di sistema sui dossier più impellenti (Ucraina, migranti, Mediterraneo) e fare rete in vista delle elezioni europee del 2024, dove Ppe e Ecr saranno protagonisti. La tappa ad Atene precede quella ad Ankara

India, Brasile, Africa e Golfo. La rotta geopolitica di Meloni e del G7

Lo scatto che accompagna il percorso verso la Presidenza italiana del G7 va inquadrato nella convinzione del premier di rafforzare la partnership con Global South, ovvero quell’area di Paesi, alleanze e influenze che è fuori dall’orbita di Cina e Russia. Loperfido (FdI): “Anche la scomparsa di Prigozhin può aprire scenari nuovi nello stesso continente africano, che la democrazia occidentale deve affrontare da protagonista, per evitare che le sirene sinorusse risultino più invitanti”

L'Italia alla Casa Bianca (ancora). Ecco come e perché

L’amministrazione Biden conferma il format transatlantico a 5 con Roma dentro. Il consigliere di Giorgia Meloni, l’ambasciatore Francesco Talò, al vertice di Washington e faccia a faccia con Jake Sullivan. Ecco di cosa hanno parlato

Vi spiego perché (ancora) non c'è alternativa a Meloni. La versione di Orsina

“Il governo Meloni è molto più che la migliore possibilità: è l’unica. Oggi non ci sono alternative”, spiega il politologo a Formiche.net. “Chi porterebbe il Paese al voto? Chi si prenderebbe tale responsabilità? Non ci sono opzioni politiche anche dopo le europee e non vedo nemmeno ipotesi di un calo elettorale di Fratelli d’Italia”

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