Su Formiche.net da tempo si discute della prospettiva conservatrice della destra meloniana in ottica 2024: non solo le elezioni europee, ma un partito che diventa “perno” dei movimenti di centrodestra orfani della guida di Angela Merkel. Cosa hanno detto Giampaolo Rossi, Francesco Giubilei, Marco Tarchi, Benedetto Ippolito, Massimiliano Panarari
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Il 2023 tra Ucraina, Mediterraneo e Balcani. Gli scenari di Sessa
“Chi pensava che il governo avrebbe avuto difficoltà a esprimere delle posizioni chiare in politica estera si è si è clamorosamente sbagliato”. La Libia? “Un fatto di politica estera innanzitutto”. Crisi globali? “Queste leadership mondiali non sono in condizione di gestire più di un paio di crisi contemporaneamente”. Conversazione con l’ambasciatore Riccardo Sessa
Dal Covid ai conti pubblici, ecco perché Meloni era pronta davvero
Possibile ammettere, senza faziosità, che in Italia esiste una destra del buongoverno che naturalmente può piacere o meno, ma che ha piena legittimità di governare, senza rischi né per la finanza pubblica né per la democrazia
Il rapporto tra Meloni e comunità ebraica è più forte di tutti i dubbi
Oggi tutti prendono atto dell’assenza di pregiudiziali da parte dell’ebraismo nei confronti della Meloni, anche come forma di continuità con quel passato rappresentato dalla visita di Gianfranco Fini in Israele
È Meloni che sta facendo il partito di centro. L'analisi di Mannino
L’ex ministro democristiano: “La Dc non è finita per Tangentopoli, ma con il Mattarellum. Castagnetti? Si illude di poter essere il partito di centro che dà la spalla alla sinistra. Ma non c’è l’uno e non c’è l’altro. Meloni? Ha assimilato l’esigenza di compiere un salto di ridefinizione della sua posizione politica”
Italia e Africa, a che punto siamo? La versione di Mario Giro
L’ex viceministro degli esteri Mario Giro: “All’Africa serve diventare parte del sistema economico, quindi avere il know how necessario per diventare almeno in parte un continente che si trasforma. Occorre un atteggiamento nuovo nei confronti di una cooperazione 2.0. Qui si mettono insieme interessi nostri ma anche interessi del partner”
Più Fitto meno Salvini. Bene il pragmatismo di Meloni. Parla Folli
Conversazione con l’editorialista di Repubblica: “Il premier è stato molto abile nel conciliare la vecchia anima della destra con le nuove esigenze dell’Ue. Ciò che serve è una prospettiva di politiche europee con una sterzata netta verso la riduzione del nostro debito pubblico”
Libertà culturale senza egemonia. Rossi sui 10 anni di FdI
“Dobbiamo passare da una visione egemonica della cultura imposta dalla sinistra fin dal secolo scorso a una visione dove le culture politiche devono essere libere di manifestarsi. L’Occidente? Attraversato non da visioni culturali ma da imposizioni ideologiche. La Rai? Strumento fondamentale per aiutare l’Italia a raccontarsi, dentro e fuori”. Conversazione con l’ex consigliere della Tv di Stato
Ucraina, Mediterraneo, Balcani: il bilaterale Meloni-Mitsotakis
Da un lato l’Italia è centrale in tutte le partite e dall’altro, parallelamente, non è semplice coniugare gli interessi nazionali dei vari soggetti in campo. Meloni lo ha compreso e può svolgere una funzione politica significativa (avendo la prospettiva di poter durare cinque anni)
Ucraina, gas e migrazioni: ecco perché serve più Italia in Europa. Scrive Menia
L’intervento del vicepresidente della commissione difesa/esteri del Senato: “Crediamo di più a questa Italia e a questa Italia in Europa, anche per poterci innamorare di più di quella Europa per cui noi, che siamo patrioti italiani e europei, fin da quando eravamo ragazzi abbiamo combattuto”