“Sarebbe un tantino illusorio pensare che da questo vertice, che muove nell’incertezza di scopi e obiettivi, possano venire fuori determinazioni significative. L’Italia ha bisogno come l’aria di vivere un sistema di larghe e diffuse relazioni globali”. Intervista alla presidente uscente della Commissione Esteri del Senato e già sottosegretario agli Esteri
meloni
Cosa farà il nuovo governo con l'Europa a 44 di Macron? Risponde Senaldi
“Siamo ancora in presenza di un colosso burocratico che è anche un nano politico: questa è l’Europa oggi. Meloni al consiglio Ue del 20 ottobre? Senza un mandato no. Ma perché quando si muove Bergoglio, ha lì a fianco Ratzinger o viceversa?”. Conversazione con Pietro Senaldi, condirettore di Libero
Quale prima tappa per Meloni, Berlino o Kiev? I dossier del governo secondo Parsi
“Kiev e Parigi le prime tappe più semplici per Meloni premier, più difficile scegliere Taiwan o Berlino. Le nuove relazioni mediterranee? Ci sono Paesi con i quali, piaccia o meno, bisogna tornare a stringere rapporti: chi non lo capisce vuol dire che vive su Marte. Balcani strategici, occhio a Serbia e Bosnia”. L’analisi del docente alla Cattolica di Milano
Cara Meloni, è Draghi il tuo prezioso alleato. Vietato litigare
L’importanza di un rapporto solido è utile anzitutto al Paese e non di meno alla Meloni. Il punto non è rimpallare le responsabilità ma è come andare avanti. Si può andare avanti solo se uniti
Meloni stretta tra bollette e imprenditori. Le rassicurazioni di Donazzan
Da un lato la sala Verde di Palazzo Chigi, chiusa da Renzi alla triplice, si può riaprire con la premier in pectore. Dall’altro, viale dell’Astronomia chiede risposte che non siano prepensionamenti e slogan. Donazzan: “Giorgia Meloni farà più aperture, non solo alla triplice: le libere professioni saranno ai tavoli”
Vi racconto dove andrà il governo Meloni. La bussola di Veneziani
“Il vantaggio e il limite della Meloni e della destra è l’inesperienza e l’estraneità ai mondi di potere. Sarà la croce e la delizia del suo governo. Salvini? Con i tanti nemici in campo, non credo che Meloni debba preoccuparsi in particolare di un alleato ormai storico”. Intervista allo scrittore e intellettuale di destra
Peggio del papeete di Salvini. Così Letta ha perso le elezioni (e il Pd) secondo Calise
Il sociologo e politologo Calise: “Il Pd ha perso la fiducia, punto, perché è un partito che non riesce ad esprimere una leadership, una visione e una capacità di alleanze”. E sulla scelta strategica non fa sconti: “Un partito che alla vigilia delle elezioni rompe le alleanze che ha portato avanti con successo nelle città ha una vocazione al suicidio”
Elezioni cruciali come nel '48. I rischi per Meloni nell'analisi di Passarelli
“Come nel dopoguerra, decideremo se stare nel campo atlantico o nel campo delle democrature”. Intervista al politologo e docente alla Sapienza: “Il problema di Meloni rimane comunque la debolezza dei suoi alleati. Da Berlusconi e Salvini gaffes e debolezza oratoria. Il Terzo Polo? Non solo novità elettorale, ma personalizzazione che gli italiani cercano”. E sul perché i 5 Stelle vanno forti al Sud…
Reddito di cittadinanza e sanità territoriale, così si cambia. Il piano di Gemmato (FdI)
“Immaginare che si possa spendere senza limite alcuno è un’immagine sbagliata, che non attiene a persone che hanno cultura di governo. Chi ha cultura di governo applica la diligenza del buon padre di famiglia. Non si può dare tutto a tutti. La sanità territoriale? Abbiamo un piano”. Intervista al deputato pugliese, responsabile del dipartimento Sanità di FdI
Meglio una Meloni forte di una debole, scrive Foreign Affairs
Un governo instabile che deve continuamente cercare il compromesso con gli alleati (Salvini in particolare) sarebbe una cattiva notizia per l’Italia. Ecco perché, se dovesse vincere il centrodestra, Nato, Unione Europea e investitori internazionali sarebbero più tutelati da una maggioranza solida targata Meloni, scrivono il prof. Jones (EUI) e l’analista Ardissino sulla rivista americana