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La corsa forsennata dell’IA. Ecco come si muovono le Big Tech

A settembre c’è stato un turbine di annunci nel settore dell’intelligenza artificiale. Amazon, Google, Meta e Microsoft stanno svelando nuove funzioni a ritmo serrato, nella speranza di attrarre l’attenzione dei futuri clienti. Apple è silenziosa, ma sta acquisendo più startup IA di chiunque altro. Siamo agli albori di una nuova industria: a determinare i vincitori sarà l’accesso ai dati, alla potenza di elaborazione e al denaro necessario per sfruttarli

Corsa agli IA-rmamenti, Amazon si allea con Anthropic

Il colosso tecnologico investirà fino a 4 miliardi di dollari in una delle realtà più promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, entrando in competizione diretta con Microsoft (che mantiene la leadership grazie alla collaborazione pionieristica con OpenAI) e le altre Big Tech impegnate nella corsa del decennio

Tutti vanno in Cina, ma solo Bill Gates incontrerà Xi

Il filantropo, nonché fondatore di Microsoft, ha annunciato su Twitter di essere sbarcato in Cina. Non lo faceva dal 2019. Si tratta dell’ennesimo viaggio di un alto esponente del mondo privato americano alla corte del presidente cinese, interessato a rassicurare i suoi imprenditori sul ritorno degli investimenti esteri dopo la politica Zero Covid

Per l'Antitrust Uk il matrimonio tra Microsoft e Activision Blizzard non s'ha da fare

La Competition and Markets Authority (Cma) ha bloccato la fusione dei due colossi per le storture che avrebbe provocato nel mercato, dando all’azienda di Redmond un vantaggio eccessivo sulla concorrenza. La sentenza potrebbe innescare un effetto domino a livello mondiale, con Usa e Ue che potrebbero prendere decisioni simili

Chatbot

Così l'Intelligenza artificiale facilita le truffe online

Secondo i ricercatori della Cornell University, il successore di ChatGPT può essere manipolato per fargli chiedere informazioni personali agli utenti ignari, con un tipo di attacco che non richiede conoscenze informatiche. Con l’adozione su scala di queste nuove applicazioni, aumenteranno i rischi?

L'AI Act europeo mette nel mirino ChaptGpt

La bozza legislativa a Bruxelles elenca quattro categorie di rischi e lo strumento di OpenAI potrebbe essere inserito in uno dei più pericolosi. In tal caso, verrebbe minato il suo sviluppo così come verrebbero frenati gli investimenti in un campo molto fertile

L'antitrust inglese si mette di traverso a Microsoft su Activision

La Competition and Markets Authority chiede nuove soluzioni entro fine mese prima di chiudere la trattativa, che potrebbe dare un vantaggio significativo sul mercato all’azienda di Redmond a discapito della concorrenza. Le due società rigettano le contestazioni britanniche ma sono pronte a smussare l’accordo per avere il via libera da Londra. La decisione finale il 26 aprile

Google lancia il suo chatbot, Bard. La risposta a ChatGPT nella corsa all'AI

L’azienda guidata da Sundar Pichai annuncia il suo strumento basato sul modello di apprendimento linguistico LaMDA. Si tratta di una risposta a quello di OpenAI. Come lei, anche Baidu ha intenzione di lanciare il suo progetto a marzo. L’ennesimo capitolo di una sfida che vede coinvolte tutte le grandi società tech

La tecnologia corre più veloce dell'antitrust. Il caso Google (e non solo)

Il Dipartimento di Giustizia americano vuole fare a pezzi le attività di Google nel settore “ad tech”, una mossa estrema che non si vede dagli anni ’80. Il mercato pubblicitario è davvero così pietrificato da aver bisogno di una picconata statale, che arriverà se va bene tra qualche anno? I numeri dicono di no. È il momento di ripensare l’approccio antitrust nei confronti delle società tecnologiche, o resteremo fermi al 1911

Intelligenza Artificiale

La scommessa miliardaria su OpenAI (che non è poi così open)

Microsoft ha annunciato l’arrivo delle applicazioni intelligenti, tra cui ChatGPT e DALL-E, nei propri servizi cloud, e vuole investire dieci miliardi nell’azienda che le ha create. Si avvicina il momento in cui le aziende potranno usufruire di “assistenti” sofisticatissimi in grado di generare testo, grafiche, video. Eppure l’idea originaria di OpenAI era una no-profit per “sviluppare e promuovere un’IA amichevole a beneficio dell’intera umanità”

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