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Al centrosinistra manca una figura come Prodi. Ecco perché secondo Pombeni

Conversazione con lo storico e politologo: “L’esperienza che è stata fatta in passato con Romano Prodi, può piacere o non può piacere, però incarnava un’interpretazione e una proposta di leadership. In seguito i suoi seguaci non hanno voluto andargli dietro oltre un breve spazio di tempo, però c’era un progetto. Adesso non c’è niente, né da parte di Conte né da parte di nessun altro. Nessuno sembra in grado di proporre una sensibilità sulla quale allineare tutti”

La Sardegna ha interrotto il digiuno del centrosinistra, ora vediamo se regge. Franchi sul voto abruzzese

“Todde un piccolo cambio di passo: il centrosinistra si era abituato ormai solo a fare l’analisi delle sconfitte, aver vinto lì crea un interesse maggiore a cercare le vie di un’intesa. Ma vi sono questioni sostanziali sulle quali M5S e Pd sono divisi, in primis la politica internazionale”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera

Al Pd serve un Lingotto-bis e la Sardegna non è l'Italia. La versione di Galli

Secondo il politologo “oggi se per assurdo ci fossero le elezioni, e se ci fosse un’alleanza M5S-Pd vincente, il governo durerebbe assai poco perché non sono pronti per stare insieme”. È necessario un percorso più lungo di definizione di programmi e intenti

Il Pd ascolti la lezione di Romano Prodi. La versione di Bazoli

Conversazione con il parlamentare dem bresciano: “Un federatore per il centrosinistra? Prima individuare un terreno comune con gli alleati. Il centrodestra? Resta forte perché manca ancora un’alternativa. Schlein candidata alle europee? Scelta solo sua, ma…”

Il Pd di Schlein? Senza visione, ma non basta cambiare leader. Parla Franchi

“Un anno di guida Schlein? Un salto rispetto alla storia del partito, giunto all’indomani di una sconfitta elettorale di enormi proporzioni. Non c’è stata l’identificazione di un mondo al quale ci si intendeva rivolgere e con cui ricostruire dei canali di collegamento e di contatto: penso in primo luogo al mondo del lavoro perché è importante farsi vedere alle manifestazioni della Cgil ma non basta”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera, Paolo Franchi

Bivio europee. Il futuro del Pd tra Schlein e Gentiloni

Un nuovo segretario, l’ottavo dal 2007 ad oggi, potrebbe essere incoronato anche al di là di un risultato non negativo alle europee di Schlein: è la visione strategica del partito che sta preoccupando elettori e dirigenti, come l’incertezza sull’Ucraina, il piglio ultra ideologico e la mancanza di compattezza sui nomi alle prossime amministrative

Meloni e la stoccata sui diritti alla sinistra (quella autoritaria)

Quando osserva che deriva autoritaria è “considerare che chi vince le elezioni se non è di sinistra non abbia gli stessi diritti degli altri”, il premier mette l’accento sul fatto che entro la fine di quest’anno il Parlamento, che oggi ha una maggioranza di centrodestra, dovrà nominare quattro giudici costituzionali

Perdere l'anima riformista e dire addio al Nazareno. I rischi di Schlein secondo Folli

Conversazione con l’esperto editorialista, già direttore del Corriere della Sera: “L’Italia è cambiata, ma è cambiata anche la sinistra che ha una capacità di evocare i grandi temi sociali infinitamente inferiore a quella di una ventina di anni fa”

Oltre la piazza, alleanze anche con chi non c'era. Parla Bazoli (Pd)

“La piazza è un modo per ritrovarsi tra i tanti simpatizzanti. Poi occorre costruire una proposta alternativa alla destra che sia di governo e in grado di convincere le persone molto al di là di quelle che scendono in piazza”. Conversazione con il senatore dem sulla piazza di sabato e il futuro del partito guidato da Elly Schlein

Porti, discutiamone ma non prendiamo esempio dalla Grecia. La versione di Misiani (Pd)

Amburgo-Pireo-Italia: il triangolo su cui lavora Cosco Cina assume una precisa rilevanza geopolitica se lo si osserva dall’alto. Misiani: “Ancora non si comprende quale beneficio può portare una ulteriore accentuazione del ruolo dei privati: ci sembra una forzatura che va nella direzione sbagliata”

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