Una parte delle navi petroliere che il Cremlino utilizza per trasportare il suo greggio hanno cessato le operazioni da quando Washington ha stretto le maglie delle sue sanzioni. Intanto l’Austria si scopre completamente dipendente dal gas russo, ma prende sostanza il corridoio Nord Africa-Germania (via Italia)
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Russia e Cina, minacce all’Occidente. Cosa dicono gli 007 estoni
Mosca si prepara al confronto militare con l’Occidente entro il prossimo decennio. L’avvertimento dell’intelligence di Tallin nel giorno in cui il Cremlino comunica di aver emesso un mandato di arresto nei confronti della premier Kallas
Partita a scacchi tra Yerevan e Mosca. L'Armenia sceglie (quasi) l'Occidente
Una mossa che si presta ad una doppia valutazione: se da un lato l’Armenia in questo modo mostra di sposare ulteriormente la propria alleanza con l’Occidente in chiave futura, dall’altro spicca in chiave presente la contiguità di valori e sentimenti con la Francia, con cui la relazione resta solida, anzi, da un punto di vista geopolitico si intreccia ancora di più (con tutto ciò che comporta a livello di micro alleanze)
Un reporter vale un sicario. Putin getta la maschera davanti a Carlson
Nell’intervista a Tucker Carlson, il leader russo si dice aperto a uno scambio tra Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, e Krasikov, condannato per l’omicidio di un dissidente ceceno a Berlino. Per lui, i due si equivalgono. Anzi, probabilmente il secondo è migliore, visto che ha portato a termine la missione, a differenza del primo. Ma scorda che la Germania è uno Stato sovrano
Carlson intervista Putin e manda in onda l’infowar russa
Carlson rivendica di essere l’unico giornalista occidentale che vuol raccontare la verità di Putin, ma il Cremlino lo sceglie per le sue posizioni amichevoli e lo sfrutta per spingere l’infowar russa (per altro in un momento importante per la guerra Ucraina)
Le elezioni in Serbia sono state regolari? Bruxelles indaga
Non solo l’Ue chiede un esame approfondito dei parametri con cui i cittadini si sono recati alle urne, ma ragiona su un possibile congelamento dei fondi europei in un momento geopolitico in cui le influenze esterne dei big player nei Balcani rappresentano un elemento di forte criticità
Ucraina, ormai sappiamo da che parte sta Pechino. L’opinione di Harth
Il primo colloquio del nuovo ministro della Difesa cinese è stato con l’omologo russo e ha prodotto un comunicato, quello di Mosca, che parla di “sostegno sulla questione ucraina”. Se non si vuole credere alle ambiguità cinesi, ecco altre dimostrazioni. Il commento di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders
Così nasce la piattaforma di Roma per crescita e integrazione dei Balcani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani al meeting di Roma “racconta” la strategia, italiana ed europea, sulla frontiera più esterna dell’Ue, nella consapevolezza che il percorso di integrazione è ormai irreversibile (per tutti)
Oggi lo spionaggio è interazione tra uomo e tecnologia. Parola del capo della Cia
In un lungo saggio sulla rivista Foreign Affairs, il direttore della Central Intelligence Agency si sofferma sulle principali sfide per la sicurezza americana. “Tagliare il sostegno all’Ucraina sarebbe un autogol di proporzioni storiche”. Rafforzate le comunicazioni con Pechino. La declassificazione strategica è diventata “uno strumento ancora più potente per i responsabili politici”
È giusto confiscare le riserve della Banca centrale russa. Scrive Lucas
Il sequestro dei beni russi è moralmente, politicamente, legalmente e strategicamente giusto. Spiazza il regime di Putin e rafforza la credibilità dell’Occidente. Il commento di Edward Lucas, non-resident senior fellow del Center for European Policy Analysis