Per 13 anni alla guida del servizio unico d’intelligence, il capo della diplomazia di Ankara ha disegnato la strategia di Erdogan in Siria. E oggi è pronto a riaprire l’ambasciata. Poi la presidenza quando il “sultano” lascerà? Li lega l’aiuto al leader contro il golpe del 2016. Li dividono personalità e visione
Siria
La fine di un’era in Siria. I rischi della transizioni secondo Vicenzino
Dopo la caduta della famiglia Assad, che per oltre mezzo secolo ha dominato la Siria, il Paese si trova ad affrontare un periodo di grande incertezza. Se da un lato si intravedono opportunità per una transizione verso un governo stabile e rappresentativo, dall’altro emergono timori legati al ruolo di Hayat Tahrir al-Sham. Il futuro dipenderà dalla capacità di evitare frammentazioni e conflitti settari, intraprendendo un percorso inclusivo che garantisca sicurezza e stabilità
L'Ue non leghi la Siria al tavolo ucraino. L'analisi di Fantappiè (Iai)
“Se c’è un Iran debole e una Russia debole, vuol dire che c’è una Turchia forte, tentata di decidere anche per noi. L’Europa non legga gli sviluppi in Siria sotto la lente semplicemente migratoria: invece dovrà essere capace di mantenere le proprie leve per quel che riguarda i fondi di ricostruzione”. Conversazione con l’analista dello Iai, Maria Luisa Fantappiè
Cosa farà l'Ue con la nuova Siria senza Assad (e Mosca)?
Torna in auge il disegno erdoganiano di player a fisarmonica: si allarga o si restringe a seconda dell’esigenza. Ankara ha annunciato di volersi assumere la responsabilità di garantire unità e sicurezza a Damasco. Così Erdogan gioca su 3 tavoli: occidente, Russia e Medio Oriente
Cosa aspettarsi dalla Siria post Assad. L’analisi di D’Anna
A Damasco è definitivamente tramontato mezzo secolo di terrore e sorge il sole su una nuova Siria. Con molti interrogativi, ma anche con concrete prospettive. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Unifil, aggiornare le regole d'ingaggio. Crosetto in Libano
Il peso specifico del contributo italiano è stato ribadito dal titolare della difesa, che ha anche ricevuto un sincero ringraziamento da parte del generale Aoun e delle Laf per il lavoro svolto, in particolare, dal contingente italiano di Unifil. Ha ricordato che i militari italiani “sono rimasti operativi e vigili, nel loro settore di competenza, anche nei momenti più difficili, anzi davvero drammatici, continuando a svolgere il proprio dovere”
Gli effetti (calcolati) dell'offensiva siriana su gas e rifugiati
Il tema degli interessi complessivi attorno al gas non tocca solo la guerra a Gaza, ma si spinge fino a quella sottile linea rossa che dal Golfo arriva nel Mediterraneo, passando per il Bosforo. Da domani in Qatar, Russia e Turchia, con numerosi interlocutori molto attenti a ciò che accadrà già nei prossimi giorni, si incontreranno per rilanciare il processo di Astana
La strategia del Cremlino. Il presunto dialogo come arma diplomatica e tattica
Dall’Ucraina alla Siria, fino alla Georgia, Mosca ha parlato di impegno per la pace nonostante le azioni sul campo suggeriscano il contrario. Il tutto, per dividere l’opinione pubblica occidentale, consolidare la propria influenza e guadagnare tempo. L’ultima conferma arriva dal recente colloquio tra Putin e Scholz
Roma riapre l'ambasciata in Siria. La decisione italiana spiegata da Menia
Il vicepresidente della commissione Esteri/Difesa del Senato: “L’obiettivo è quello di allargare le maglie della cooperazione e della rappresentatività in un’area particolarmente sensibile per le dinamiche euromediterranee”
Non solo Kyiv e Gaza. Tajani e Schallenberg rimettono al centro dell'Ue la Siria
Perché è sbagliato mantenere lo status quo? In primis perché la situazione in Siria e nei Paesi vicini è in costante peggioramento e se non si riuscirà a ricondurre la Siria nell’agenda Ue come una priorità assoluta “le conseguenze per la popolazione civile siriana, per i Paesi vicini nella regione, per i partner mediterranei e, infine, per l’Europa, saranno disastrose”