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Petrolio, retromarcia di Riad sull’espansione. Svolta (eco)logica o segnale strategico?

Dopo tanto tuonare sul ruolo degli idrocarburi, l’Arabia Saudita ci ripensa sulla costruzione di nuovi pozzi petroliferi (già in corso). È facile guardare ai record delle rinnovabili e ipotizzare un successo della transizione verde. Ma il calcolo è più complesso e si gioca sui piani sauditi di rinnovamento, sui produttori alternativi, sul delicato equilibrio tra difendere il prezzo del barile e stimolarli a produrre

Gas, la primavera in anticipo: prezzi in calo e Putin smentito (ancora)

Né l’ondata di freddo invernale né l’allontanamento dalle forniture russe hanno impattato l’ottimismo crescente degli operatori sul mercato europeo. Contano le riserve ancora ben colme (anche grazie all’Ucraina), il ridimensionamento della domanda, il meteo e l’aumento della capacità prevista. All’orizzonte, la transizione – e il ruolo del metano come ponte

Rinnovabili, l’obiettivo è triplicare. Ma occhio ai venti contrari

Oltre 100 Paesi alla Cop28 hanno promesso di accelerare ancora sull’installazione di eolico e solare. Ma agli ostacoli storici (permitting e allacci alla rete) si stanno aggiungendo condizioni economiche sfavorevoli e problemi lungo le catene di approvvigionamento. Ecco cosa frena lo sviluppo e cosa può ribaltare questa condizione

Usa-Cina, accordo su energia ed emissioni in vista della Cop28

I due zar del clima hanno stabilito una “base di ambizione” che porteranno alla Conferenza Onu sul clima. I due super-emettitori sosterranno target globali per le rinnovabili e collaboreranno su metano e inquinamento da plastica. È una propaggine della spinta di stabilizzazione e cooperazione in settori chiave alla base dell’incontro tra Biden e Xi al summit Apec

Nucleare, c’è l’Italia nella nuova alleanza per i reattori piccoli e modulari

Spiccano Enea e Ansaldo Nucleare tra le aziende leader che si sono accordate per accelerare lo sviluppo dei reattori Smr raffreddati col piombo fuso, una delle soluzioni più promettenti nel campo dell’energia pulita. Le altre arrivano da Belgio, Romania e Stati Uniti, che con il Regno Unito guardano alla fusione

Usa-Cina, Pechino apre sul metano dopo l’incontro tra gli zar del clima

A poche settimane dall’apertura della Conferenza Onu sul clima, Pechino si impegna a monitorare e ridurre le emissioni più climalteranti. Lo sviluppo fa seguito alla quattro giorni tra gli zar del clima di Cina e Usa, Xie Zhenhua e John Kerry, che ha preparato il terreno per il summit Biden-Xi di settimana prossima

Petrolio, avanti coi tagli per Riyadh e Mosca. Ma il futuro si complica

Arabia Saudita e Russia confermano che il taglio alla produzione durerà fino a fine anno, nonostante il conflitto tra Israele e Hamas e il rischio di shock energetico. Gli introiti del greggio sono una questione esistenziale per i due Paesi, che stanno navigando tra indebolimento della domanda e transizione energetica. E la sfida sarà difendere le loro ragioni nel Global South

Gas, tra coperta corta e rischi per la transizione. Il rapporto Snam

Incertezza lato domanda e penuria di investimenti mettono a rischio transizione e sicurezza energetiche. Questo perché il gas rimane vitale per il funzionamento e la decarbonizzazione del sistema energetico globale: l’instabilità porta verso il carbone, che genera CO2. Lo studio di Snam, International Gas Union e Rystad all’Energy Intelligence Forum di Londra

2050, occhio alle infrastrutture per decarbonizzare. L’analisi di BIP

Ogni strategia per raggiungere uno scenario a zero emissioni nette comporta le sue complessità da gestire. Un percorso italiano basato solo sulle rinnovabili porta con sé costi immensi di sistema. Ma aggiungendo una fonte di energia programmabile (come il nucleare) costi e complessità calano drasticamente. Tutti i numeri dello studio di BIP, in attesa de Il Verde e Il Blu Festival a Milano

Sovranismo energetico. Ecco il mosaico europeo di Ecfr

La sicurezza energetica è un problema sempre più sentito tra i Paesi dell’Ue, che guardano alle elezioni del 2024, portano avanti la transizione a velocità diverse e rimettono in dubbio i costi economici e politici. La formula vincente rimane coniugare energia pulita e sovranità energetica. In tre rapporti distinti, gli esperti dell’European Council on Foreign Relations offrono uno sguardo complessivo. L’Italia? Appena sufficiente

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