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Cosa significa il sì di Erdogan all'Ucraina nella Nato

Erdogan riceve Zelensky e si candida (ancora una volta) a mediatore, ma non mancano le spine: o è a conoscenza della disponibilità informale putiniana ad aprire un confronto, oppure punta a ritagliarsi un ruolo pro domo sua. Ruolo che comunque dovrà tenere conto di una serie di fattori

Così Giorgia Meloni si prepara al vertice di Vilnius

Loperfido (FdI): “L’Italia ha nel suo dna il protagonismo dialogante, che ci può rendere soggetti principali di un mondo che inevitabilmente si affaccia ai nostri confini e con cui dobbiamo dialogare per prevenire tensioni e conflitti”

Tattica mediterranea, tra Grecia e Turchia la sponda sarà Israele?

Verso Vilnius, i nuovi ministri degli Esteri di Atene e Ankara provano a distendere le proprie strategie, nella consapevolezza che se da un lato una pax diplomatica serve non poco (visti gli altri fonti aperti come Ucraina e Libia), dall’altro andrà individuato un modus convivendi che sia riconosciuto da tutti

Più che allargamento serve una riunificazione europea. Parla Saccone

Conversazione con l’esponente centrista: “Afd e Le Pen? Incompatibili col centrodestra. I fatti di Parigi? Affievolire la propria cultura non ha giovato: se si è forti della propria identità ci si può integrare in modo completo e pacifico, se la si cancella emergono le contraddizioni francesi”

Supply chain, Xi predica unità ma impone limiti. E la Cina attacca l’Europa

Supply chain, il pugno di Xi dentro il guanto di velluto. A rischio la transizione

All’indomani delle nuove restrizioni sui metalli per la transizione, il presidente cinese invita il mondo a non creare barriere e intensificare la cooperazione. Intanto Pechino affila le armi per l’escalation commerciale. E tra un avvertimento e l’altro, salta la visita cinese di Borrell

EastMed in stand by? E Israele triplica i gasdotti su Leviathan

L’aumento della produzione di gas dal giacimento di Tamar, combinato con i numeri di Leviathan, incrementeranno esponenzialmente le ambizioni sia di Israele che dell’Egitto nel Mediterraneo orientale. Il dossier energetico aumenta ulteriormente la propria rilevanza e si pone come cartina di tornasole per le politiche che i player interessati dovranno attuare

Tunisia fuori controllo, serve un intervento politico. Il monito di Mannino

Conversazione con l’ex ministro democristiano: “Oggi la situazione è anche più grave di quel che appare. Fondi dal Fmi? Certamente quei denari servono, ma al contempo c’è un popolo affamato che continua a crescere. Ci vorrebbe una presenza anche della nostra Marina militare davanti alle coste”

Passa il modello Tunisia, il bilancio di Meloni al Consiglio europeo

Il piano per la Tunisia diventa modello per gli stati membri dell’Ue. Mentre il sito “Politico.eu” sottolinea lo spostamento a destra del baricentro europeo, dopo le elezioni in Italia, Finlandia e Grecia e in vista di quelle spagnole e polacche. Il tutto nella difficoltà evidente dei governi di Francia e Germania

Mosca chiama e Dodik esegue? Bosnia Erzegovina al culmine della tensione

Il presidente separatista filo-russo della Repubblica serba, dopo aver visitato Putin, apre un fronte con la Corte Costituzionale. La stizza di Bruxelles e le conseguenze nel processo di adesione all’Unione europea

Conti e investimenti. Ecco la ricetta di Mitsotakis (non solo) per la Grecia

Appunti di gestione conservatrice per i Paesi europei interessati: il governo di Nea Dimokratia ha sigillato il bilancio con misure rigoriste, aprendo al contempo le porte a investimenti di medio-lungo periodo: una strategia diligente e intraprendente per non fermarsi alla sola austerità come metro di giudizio

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