Skip to main content

Come cambierà la Turchia con gli F-16 americani

La postura pro-Nato di Ankara è stata prodromica alla conclusione dell’affare, dopo che gli Usa avevano espulso la Turchia dal programma per gli F-35. Così prosegue la cooperazione sulla difesa tra i due Paesi

Obiettivo bauxite, Lavrov in Africa per sorpassare l'Ue

Il capo della diplomazia russa gira l’Africa in lungo e in largo nel tentativo di riempire il vuoto lasciato dai tradizionali partner occidentali della regione. Proprio per questa ragione si rende imprescindibile un maggiore impegno europeo in loco, anche grazie al Piano Mattei ideato dal governo italiano

Cosa significa l'interesse di Erdogan per la Libia

Tre giorni dopo aver ricevuto ad Ankara il primo ministro del governo di unità nazionale libico (Gun), Abdulhamid Dabaiba, Erdogan fa trapelare l’intenzione di un intervento diretto nel Paese africano

Viene la guerra e l'Europa cerca la sua anima. Il libro di Mauro

Le parole in rima di Rodari ci ricordano che siamo tutti sotto lo stesso cielo, che l’umanità intera è unita al di là della violenza, delle differenze culturali e politiche. Con lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022, il mondo si è improvvisamente risvegliato dal suo sonno profondo. L’aggressione a un Paese europeo, l’invio delle armi, il riarmo da parte degli Stati, il ritorno delle trincee e tante altre cose hanno fatto assumere all’Occidente la consapevolezza che la guerra, in fin dei conti, non è poi così lontana come si credeva. Pubblichiamo un estratto del libro di Mario Mauro dal titolo “Viene la guerra” (Rubbetino)

Ucraina, Israele e Sud globale. A cosa punta il G7 italiano secondo l'amb. Checchia

Conversazione con l’ex ambasciatore italiano in Libano, presso la Nato e presso le Organizzazioni Internazionali Ocse, Esa, Aie: “Al G7 ci sarà uno storico accordo con la firma in Italia tra Joe Biden e Volodymyr Zelensky del patto di sicurezza tra Usa e Ucraina”. Il lavoro in sinergia tra i grandi della terra darà forza anche al Piano Mattei per l’Africa

La Nato accelera sull'Ucraina. Armi e adesione sul tavolo di Praga

Il percorso di adesione è una intenzione manifestata ormai da più fronti, con la possibilità che nasca una missione che fornisca un sostegno più forte all’Ucraina per avvicinarla a questo obiettivo. Secondo il numero uno della Nato gli alleati hanno concordato che l’Ucraina dovrebbe diventare membro, ma i tempi dell’adesione dipendono da quando ci sarà un consenso. Di qui la certezza quasi ufficiale che un pacchetto di sostegno “molto solido” per l’Ucraina sarà approvato nel vertice di Washington

L'Ucraina e il diritto all'autodifesa, la Nato cambia passo nella guerra

Consentire agli ucraini di difendersi davvero è il mantra di Stoltenberg. Oggi il presidente ceco Petr Pavel conferirà al segretario generale della Nato l’Ordine di Tomáš Garrigue Masaryk durante una cerimonia al Castello di Praga. Mentre venerdì i ministri degli Esteri si riuniranno per una sessione di lavoro

Scissione o rivoluzione? Cosa succede al Pd anti Nato di Tarquinio

Possibili due scenari: il partito perde del tutto lo spirito del Lingotto e il fatto di essere stato gamba strutturale dell’Italia in un momento complicatissimo; oppure si verifica il percorso inverso fatto da Bersani e Articolo1 durante l’era renziana. Ovvero scissione e se ne andranno i centristi e i democratici, mentre al Nazareno resterà la “copia carbone del M5S”. In entrambi i casi un passo indietro per l’intero sistema Italia

Così si potrà evitare il terzo anno di guerra in Ucraina. Parla Minuto Rizzo

Intervista con il presidente della Nato Defense College Foundation: “Noi parliamo tanto sul piano dei principi ma poi in realtà di armi in Ucraina ne arrivano meno di quante ne hanno bisogno, e arrivano sempre un attimo dopo. E sono molte meno di quello che noi pensiamo. Non è la Nato che invia le armi: sono i singoli Paesi che decidono per quell’invio”

Partnership Usa-Germania sulla tecnologia quantistica. Ecco cosa prevede

Washington e Berlino hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che entrerà in un vecchio accordo siglato nel 2010. Uno degli obiettivi è “promuovere percorsi per incoraggiare un ecosistema di ricerca e sviluppo”, per cui serve inevitabilmente unire le forze. I tedeschi provano così a colmare il gap con i leader del settore

×

Iscriviti alla newsletter