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Perché sulle nuove tecnologie Usa e Ue devono giocare di sponda

Le due sponde dell’Atlantico hanno bisogno l’una dell’altra per affrontare le sfide del futuro e per sfruttare i benefici della rivoluzione digitale. Chi c’era e cosa si è detto durante il convegno “Tecnologie emergenti e sicurezza nazionale nelle relazioni transatlantiche”, organizzato dalla Scuola di politiche economiche e sociali

L'Occidente isoli la Russia e sostenga l'Ucraina. L'appello di Zelensky al Delphi Forum

Si apre il tradizionale appuntamento economico in Grecia con il discorso in videoconferenza del presidente ucraino che punta il dito contro Berlino e Washington, alla presenza tra gli altri del commissario europeo Paolo Gentiloni. Che osserva come “la Grecia è uno dei pochi Stati membri dell’Ue che soddisfa, e addirittura supera, l’impegno della Nato per il 2% del Pil investito in spesa per la difesa che nel 2023 si è attestata al 3%. Ciò dovrebbe incoraggiare coloro che sono in ritardo a intensificare i loro sforzi”

Difesa, Nato e conti in ordine. Così von der Leyen guarda alla Grecia

Sin dall’inizio del Recovery Fund von der Leyen ha osservato l’evoluzione, anche politica, di Atene. A maggior ragione dopo l’invasione russa dell’Ucraina il peso specifico greco è aumentato, affiancandosi ai progetti statunitensi su nuovi hub come Creta e Alexandroupolis

Ttc, ultimo allineamento Ue-Usa prima delle elezioni. Anatomia della cooperazione

Si è chiusa la sesta riunione del forum Ue-Usa su commercio e tecnologia. Bruxelles e Washington consolidano la convergenza tecnico-politica su IA, 6G, standard digitali, supply chain. I risultati anemici testimoniano la paura che una seconda presidenza Trump possa far saltare tutto. Ma l’osmosi politica generata dal Ttc ha già avuto effetto

La Cina si intromette sempre più nelle elezioni altrui. Il report di Microsoft

L’azienda di Redmond ha pubblicato un documento in cui viene evidenziato il legame tra Pechino e le attività di interferenza online. Il modello adottato in occasione del voto di Taipei potrebbe essere replicato altrove, a cominciare dall’Europa per finire con gli Stati Uniti. Ma la minaccia numero uno sembra rimanere la Russia

Italia alleato essenziale della Nato. Parola dell'amb. Markell

L’ambasciatore americano in occasione del 75° compleanno dell’Alleanza: “Roma? Guida operazioni importanti come la Nato Mission Iraq e la Kosovo Force” e ospita presidi come il Joint Force Command di Napoli, l’hub della Nato per il Sud e il Nato Defense College

Tra Usa e Uk una partnership per un'IA più sicura. I dettagli di un passo storico

È la prima collaborazione bilaterale, con cui le due potenze si scambieranno informazioni e know-how per abbattere i rischi della tecnologia. Una stretta di mano che segue il percorso iniziato a novembre, durante l’AI Safety Summit organizzato dal premier Sunak

Così l'Italia può essere gancio dell'Africa verso l'Ue. L'auspicio di Giro

“È molto importante il sostegno politico dell’Italia a due democrazie che devono resistere in un quadro complesso. Penso agli Stati vicini del Sahel che confinano con questi Paesi in un momento in cui la Francia non può più esercitare la sua influenza e non ci sono altri soggetti. Quindi l’Italia può, non dico sostituirsi, ma in qualche modo rappresentare un aggancio alla democrazie europee”. Intervista all’ex viceministro degli Esteri

Cento miliardi per Kyiv, così la Nato si prepara alla retromarcia di Trump. Parla Balfour

“Dare garanzie all’Ucraina con una prospettiva pluriennale significa riconoscere che la situazione della guerra in questa fase non è a suo favore e che è possibile un’offensiva russa nelle prossime settimane: la guerra durerà a lungo”. Conversazione con la direttrice del Carnegie Europe, Rosa Balfour

Il ko alle amministrative non basta per la ritirata di Erdogan. Le previsioni di Tzogopoulos

Ora c’è l’opportunità per il Chp di imparare dagli errori commessi nel 2023. L’opposizione era stata unita contro Tayyip Erdogan, ma il suo programma politico era piuttosto frammentato. Le elezioni presidenziali del 2028 saranno diverse e molto più dure”. Conversazione con l’analista dell’Istituto Europeo di Nizza, George Tzogopoulos

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