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È morto Igor Sergun, capo dei servizi segreti militari russi

Con una breve dichiarazione il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha comunicato all’agenzia Interfax che il capo dei servizi segreti militati Igor Sergun è morto improvvisamente all’età di 58 anni.

Il generale Sergun, che il presidente Vladimir Putin ha definito in una nota di commiato «un vero patriota», è stato a capo del GRU (Main Intelligence Directatorate, l’agenzia specializzata nelle operazioni all’estero) dal 2011: entrò nei servizi nel 1984, appena conclusa l’accademia militare, secondo la sua biografia ufficiale sul sito del Ministero della Difesa russo. In un’analisi Foreign Policy ha scritto che ultimamente il Cremlino aveva ricominciato a mettere le operazioni coperte del Gru in primo piano, dopo anni in cui il servizio era stato marginalizzato dall’impiego operativo: Sergun è stato colui che ha permesso la “rinascita” del Gru fino ad arrivare ad essere lo strumento preferito di Putin per portare avanti le sue attività di “guerra non lineare” (o “guerra ibrida” come viene chiamato quel mix di operazioni sotto copertura, attività di propaganda e spinte alla ribellione, visto in Ucraina).

Dal marzo 2014 è stato messo sotto sanzioni dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea per le responsabilità nella crisi ucraina. Gli uomini del Gru, diretti da Sergun, hanno giocato un ruolo centrale nell’annessione della Crimea e nell’espansione del conflitto verso le aree dell’est ucraino, dirigendo le forze speciali Spetznaz, che si muovono sotto il diretto controllo del Direttorato centrale. La presenza di queste truppe è stata sempre negata da Mosca, anche se Putin durante l’ultima conferenza di fine anno ha spiegato ai giornalisti che in Ucraina c’erano anche «persone con incarichi militari».

Il Wall Street Journal scrive che Sergun è morto «inaspettatamente», per la BBC invece si tratta di «circostanze misteriose»: effettivamente non sono stati ancora diffusi dettagli sulle cause e le circostanza del decesso (questo post sarà aggiornato se usciranno altre notizie degne di affidabilità. ndr).

Il 27 dicembre stessa sorte è toccata al generale Alexander Shushukin, comandante dei paracadutisti, che secondo quanto scritto su Facebook dal giornalista Stanislav Rechinsky, advisor del ministero dell’Interno ucraino, sarebbe stato colui che ha condotto sul campo le operazioni per l’annessione delle Crimea. Aveva 52 anni.

A novembre, Mikhail Lesin, 57 anni, ex ministro per l’Informazione capo del reparto media di Gazprom e fedelissimo di Putin, è stato trovato morto in un hotel di Washington.

 


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