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Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Intesa Sanpaolo. Stangata teutonica in arrivo sui titoli di Stato?

Appuntamento Ecofin ad Amsterdam nel fine settimana per uno dei dossier più scottanti e controversi per gli istituti di credito europei, in particolare per quelli dei Paesi cosiddetti periferici.

IL VERTICE

Ad Amsterdam si terrà la riunione dei ministri delle Finanze dell’Europa con all’ordine del giorno gli strumenti per ridurre e condividere i rischi bancari. Formalmente nella riunione prevista per sabato e domenica prossimi ci sarà il progetto dell’assicurazione unica dei depositi bancari. Un dossier prima caldeggiato dalla Germania, mentre di recente Berlino ha iniziato a temporeggiare mettendolo in connessione con un’altra questione in ballo verso il completamento dell’unione bancaria.

IL RUOLO DELLA GERMANIA

In altri termini il ragionamento della Germania è il seguente: per condividere i rischi occorre ridurli. Ossia: per avviare un’assicurazione unica al fine di garantire i depositi bancari serve diminuire il rischio per gli stessi istituti di credito. E da dove arrivano i maggiori rischi secondi i Paesi del Nord europa e secondo la Germania? Dai titoli di Stato nei portafogli delle banche. E ad essere giudicati più rischiosi dal mercato sono i bond di quegli Stati che hanno uno stock maggiore di debito pubblico. In particolare quindi gli Stati cosiddetti periferici dell’Europa, compresa l’Italia.

IL PAPER CHE SCOTTA

La presidenza olandese dell’Unione europea negli scorsi giorni ha pubblicato un rapporto che sarà la base della discussione nel vertice del prossimo fine settimana. Ecco cosa si legge tra l’altro nel rapporto: “Presenze strutturalmente elevate di debito pubblico nelle banche aumentano il rischio che in caso di fallimento sovrano vi sia anche una crisi bancaria”. Il corollario di questa teoria è che occorre porre dei limiti all’ammontare di debito pubblico detenuti dalle banche per diminuire appunto i rischi nei bilanci degli istituti di credito.

LE PAROLE DI PADOAN

Imporre dei vincoli ai titoli di Stato detenuti dalle banche “è sbagliato” e rappresenterebbe “un problema forte” per l’Italia, ha affermato ieri a Roma il ministro dell’Economia e delle Finanze, Piercarlo Padoan, nel corso di un’audizione parlamentare. La questione, ha aggiunto criticamente il titolare del Tesoro, va affrontata “al Comitato di Basilea e non all’Ecofin”.

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