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Ecco le bozze del programma di governo del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo

Virginia Raggi, Beppe Grillo e Alessandro Di Battista

Il Movimento 5 stelle si prepara per le prossime elezioni politiche e inizia il dibattito sul programma di governo. Si parte dall’energia, di cui ha parlato Beppe Grillo sul suo blog e su cui si pronunceranno gli iscritti la prossima settimana, ma anche esponenti di spicco del Movimento, come Alessandro Di Battista, iniziano a delineare la posizione del movimento su temi l’economia, l’immigrazione e l’euro.

ELEZIONI SUBITO

Per il Movimento 5 stelle non è il momento di perdere tempo, bisogna andare a elezioni subito, come ha sottolineato Alessandro Di Battista nell’intervista rilasciata al giornale tedesco Die Welt (qui l’articolo tradotto da Repubblica) e la deputata Marta Grande nella conversazione con Andrea Picardi su Formiche.net. “Non vogliamo discutere mesi e mesi con i partiti sulla legge elettorale – ha spiegato Di Battista -. Vogliamo una versione di questa legge approvata dalla corte costituzionale, che auspichiamo arrivi in gennaio”.

PARTIRE DALL’ENERGIA ENERGIA

Da una parte si chiedono elezioni subito, dall’altra si inizia a delineare il programma di governo del M5s, partendo dall’energia. “Noi puntiamo sulla Green Economy: una svolta energetica a livello nazionale in direzione delle energie rinnovabili e della sostenibilità”, spiega Di Battista su Die Welt, confermando quanto scritto da Beppe Grillo sul post pubblicato il 5 dicembre, all’indomani della vittoria del No al referendum costituzionale, in cui sottolineava la necessità di abbandonare i combustibili fossili puntando, invece, su energie rinnovabili ed elettrificazione. Un dibattito aperto, quello sull’energia, approfondito da Valerio Rossi Albertini, “chimico fisico”, ospitato su www.beppegrillo.it con un post intitolato: “Programma Energia M5S: Scoraggiare l’uso della benzina e del gasolio”. Secondo Rossi Albertini, per ridurre l’uso di combustibili fossili sarebbe necessario incentivare la produzione e la diffusione delle auto elettriche (e delle infrastrutture necessarie per renderle efficienti), così come in altri paesi europei si è iniziato a fare (in Norvegia e Olanda, si legge nel post). Sul piano energetico la base dei 5 stelle sarà chiamata a pronunciarsi tramite votazione la prossima settimana, si legge in testa al post, così da avere il tempo per informarsi e fare una scelta consapevole.

COME USCIRE DALLA CRISI

Il “petrolio” italiano, che potrebbe portare il paese a uscire dalla crisi è, secondo Di Battista, l’enogastronomia e il turismo. “In questo campo bisogna investire nella qualità, nelle start up, nelle piccole e medie imprese – spiega Di Battista -. Lo stesso vale per la cultura e il turismo. Noi lo abbiamo tra l’altro già fatto con il nostro sistema di microcredito, che finanziamo con una parte dei nostri stipendi da parlamentari. Grazie a questi crediti, 20 milioni di euro in tre anni, sono nate nuove imprese. Mancano le infrastrutture. Ho girato l’Italia in treno per fare campagna per il No e le ferrovie regionali sono in uno stato incivile”.

EURO SÌ EURO NO

L’uscita dall’euro è stato per lungo tempo un cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, che ora ha ridimensionato la sua posizione puntando solo, si fa per dire, sulla necessità di dare agli italiani la possibilità di scegliere se restare all’interno della moneta unica oppure no. “Noi vogliamo solo che siano gli italiani a decidere sulla moneta”, sostiene Di Battista, malgrado le possibili conseguenze di cui il deputato pentastellato si dice consapevole: “Conosco bene quali sono le conseguenze dell’introduzione dell’euro, la perdita di potere d’acquisto, il calo delle retribuzioni, la riduzione della capacità di concorrenza delle imprese, il degrado sociale, la disoccupazione. Se l’Europa non vuole implodere deve accettare che non si può andare avanti così”.

RIDISTRIBUZIONE E ESPULSIONE DEGLI IMMIGRATI

Non è certo un tema da poco conto quello dei flussi migratori che, ormai da anni, travolgono l’Europa e l’Italia. La posizione del Movimento 5 stelle si muove su diversi fronti: da una parte “trovare soluzione ai grandi focolai di crisi internazionali, senza ricorrere alle bombe”, dall’altra ridistribuire i profughi con diritto d’asilo ed espellere chi, invece, ne è privo. “Il termine espulsione non deve essere ricondotto alla destra, alla sinistra, o alla xenofobia”, spiega Di Battista.

LE PROPOSTE DELLA BASE

Fino ad ora sono state tre le votazioni sulle proposte di legge provenienti dalla base del Movimento 5 stelle tramite la piattaforma Rousseau che i parlamentari pentastellati si prendono l’impegno di portare in Parlamento. Le prime due proposte sono relative all’introduzione del vincolo di mandato e la riapertura delle case chiuse (qui tutti i dettagli); le proposte della seconda votazione, invece, riguardano la previsione di agevolazioni Iva per i prodotti locali/italiani e l’abolizione della doppia pensione ai sindacati. L’introduzione dell’educazione civica e alimentare nelle scuole e la possibilità di referendum sui trattati internazionali (ad esempio adesione all’euro) sono le due proposte selezionate durante la terza votazione che si è svolta sulla piattaforma Rousseau per gli iscritti certificati al Movimento.


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