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Il calcio come mezzo di integrazione. Giorgetti ha presentato il progetto Quarta Categoria

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“Essere speciali significa far capire a tutti che i propri punti deboli possono diventare le cose di cui siamo più orgogliosi”. La senatrice Anna Maria Bernini sceglie le parole della campionessa paralimpica Bebe Vio per aprire l’evento “Un gol al 90? –Quarta Categoria” nell’aula Koch del Senato, dedicato al torneo calcistico che dal gennaio 2017 consente agli atleti con disabilità di giocare a calcio in una Lega a loro riservata.

“È un motivo di grande soddisfazione aver dato la benedizione all’iniziativa della quarta categoria, – ha detto la senatrice – questo deve essere solo l’inizio di qualcosa che deve andare avanti, come Senato ci impegniamo a sostenere ancora questa splendida iniziativa”.

Il progetto quarta categoria nasce da un’idea di Valentina Battistini, giornalista e allenatrice di calcio, che dopo aver preso il patentino a Coverciano ha aperto una scuola calcio per ragazzi disabili, da cui poi si è poi sviluppata Quarta categoria.

“Un mondo normale e uguale per tutti, che dia le stesse possibilità”, questo, spiega Battistini visibilmente commossa, l’obiettivo che anima questo speciale torneo. “Il vero cuore del progetto sono le associazioni sul territorio che tutti i giorni allenano i ragazzi”, ora l’obiettivo è un “fondo per Quarta categoria, i cui proventi saranno devoluti a tutte associazioni che fanno parte di Quarta categoria”.

Nel corso della mattinata al Senato, colorato per l’occasione dai sorrisi e dalle maglie variopinte dei giovani calciatori, sono state premiate le squadre vincitrici dei rispettivi tornei e sono stati illustrati i prossimi sviluppi del progetto, il tutto alla presenza delle più alte istituzioni del mondo del calcio e dello Stato, tra cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, il Commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, il viceministro alla Famiglia e alla Disabilità Vincenzo Zoccano, la capogruppo di Forza italia al Senato Anna Maria Bernini, il presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè, il membro onorario di FIgc-Uefa e di Quarta categoria Antonio Matarrese, il sub commissario Figc Alessandro Costacurta, il presidente della Lega Serie B Mauro Balata, il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, e l’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio, colui che ha firmato per primo la convenzione tra la Lega e Quarta categoria.

Il dibattito è stato moderato dai giornalisti Paola Severini e Claudio Arrigoni.

“Il calcio è fatto di delusioni e occasioni straordinarie di felicità, oggi nel calcio italiano c’è un’incredibile voglia di ricominciare, – ha detto Fabbricini– lo sport deve imparare ad essere un punto di riferimento sociale per il Paese, stavolta ci siamo riusciti.

Il sottosegretario Giorgetti, a cui proprio oggi il presidente Conte ha conferito la delega allo sport, ha voluto sottolineare la totale indipendenza e autonomia del progetto. “Che ha fatto il governo per questo progetto? Niente. Sono state le componenti del mondo del calcio, con il loro entusiasmo e la loro capacità organizzativa e renderlo possibile. Il mondo dello sport esiste grazie a appassionati e volontari. In questo progetto, le famiglie hanno trovato risposta che in altre circostanze non trovano dallo Stato. Quarta categoria – ha specificato- riceverà da oggi lo sguardo benevolo e attento del governo oltre a un aiuto concreto”.

È intervenuto anche Vittorio Bosio, presidente Centro sportivo italiano, che insieme all’ex presidente Figc Tavecchio ha firmato la convenzione che ha dato vita a Quarta categoria. “Non immaginavamo che questo progetto si sarebbe trasformato in una grande avventura, – ha confessato Bosio – questo dimostra che quando il mondo dello sport fa squadra si ottengono grandi risultati”.

Si è unito agli elogi anche il presidente della Lega A Gaetano Miccichè. “Lo sport accompagna tutti sin da bambini, ha un potenziale straordinario anche nel campo del sociale, dato dalla passione delle persone, grazie allo sport si può raggiungere qualsiasi risultato.

Dopo gli interventi, gli atleti hanno anche ricevuto una copia della costituzione dalle mani del senatore Lucio Malan e Alessandra Gallone. “L’articolo 3 della Costituzione dice che è compito della Repubblica rimuovere ostacoli che si frappongono al pieno sviluppo della persona – spiega Malan – con questa iniziativa li abbiamo rimossi”.

La mattinata è stata chiusa dal primo intervento pubblico del viceministro Vincenzo Zoccano, per tanti anni presidente forum italiano sulla disabilità . “La disabilità oggi più che mai ha bisogno di condividere i saperi e le conoscenze, non ci deve togliere diritto di essere cittadini. In questa legislatura abbiamo la possibilità di farlo. È un onore che vorrei dividere con ciascuno di voi. Abbiamo bisogno di di unire i saperi del mondo accademico, sportivo e delle istituzioni. Il calcio è un formidabile aggregatore sociale. Dove vive bene un disabile, viviamo meglio tutti”.

“Un plauso agli ideatori del progetto” è arrivato anche dalla senatrice Isabella Rauti, in quoto Fratelli d’Italia e membro della commissione Difesa di Palazzo Madama. “Fratelli d’Italia riconosce l’importanza di questi appuntamenti e si impegna a contribuire per il futuro dell’iniziativa” ha detto la senatrice premiando i giovani promotori del progetto “Dalla scuola allo stadio”, progetto no profit volto a riportare negli stadi i piccoli della scuola primaria e secondaria di primo grado ed i ragazzi con disabilità. “Il calcio – ha aggiunto – non è il tifo violento, ma educazione sportiva. Grazie allo sport possiamo abbattere le barriere della disabilità. Questi eventi lo ricordano tramite la testimonianza di tanti operatori e persone coinvolte”.



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