“C’è preoccupazione perché noi siamo messaggeri di un’altra cultura, quella dell’apertura”. Lo ha detto il Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, mons. Angelo Becciu, parlando delle politiche migratorie di Trump. Mons. Becciu è intervenuto, assieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica a Roma. Alessandro Guarasci:
“L’Università cattolica è un luogo privilegiato per il dialogo tra vangelo e cultura e tra vangelo e scienza, luogo di grande umanità”. Mons. Angelo Becciu nella sua omelia per l’inaugurazione dell’anno accademico della Cattolica parla dei valori che sono alla base di questo ateneo. E a margine interviene sulla politica migratoria del Presidente Usa Trump: “Certamente la preoccupazione c’è! Noi siamo i messaggeri di un’altra cultura, quella dell’apertura. Seppur il Papa insiste anche sulla capacità di integrare chi arriva, chi viene nella nostra società e nella nostra cultura. Siamo costruttori di ponti, non tanto di muri! Tutti i cristiani dovrebbero essere forti nel riaffermare questo messaggio”.
Parole importanti anche perché dette in un ateneo come la Cattolica che da sempre ha favorito l’incontro tra culture. Qui, dice il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le istituzioni cercano di mettere al loro centro la persona umana: “Tutto ruota intorno all’importanza della persona, in due campi: la persona del paziente e la persona dello studente. Anche lì vi è una centralità della persona nell’attività di insegnamento”.
Un principio che è alla base della natura umana. Il rettore Franco Anelli ribadisce due concetti: cure per tutti e dignità per i malati. Poi Anelli ricorda come le calamità del Centro Italia abbiano colpito pure la Cattolica: “La dott.ssa in scienze infermieristiche e strumentista di sala operatoria, Valentina Ciccioni è tra le vittime della slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano. La ricordiamo commossi…E in sua memoria sarà istituita una Borsa di studio triennale per uno studente iscritto al Corso di Laurea in Infermieristica”.
E ora questo ateneo guarda al futuro: più corsi per gli studenti e più cure per i malati.
(Articolo di Radio Vaticana)