All’età di 84 anni è morto oggi a Roma l’attore Paolo Villaggio. Da alcuni giorni era ricoverato al Policlinico Gemelli.
Villaggio, nato a Genova il 30 dicembre del 1932, era fratello gemello di Piero Villaggio, morto nel 2014. Il padre era un ingegnere edile palermitano e la madre, insegnante veneziana di lingua tedesca. Dopo gli studi ha fatto prima il cameriere, poi lo speaker della BBC a Londra, fino a diventare cabarettista e intrattenitore sulle navi della Costa Crociere, insieme con l’amico Fabrizio De André.
Ha interpretato in televisione e al cinema personaggi comici e grotteschi, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, il ragionier Ugo Fantozzi. Negli anni sessanta Villaggio debutta nella trasmissione radiofonica Il sabato del Villaggio in cui racconta le storie fantasiose di un tragicomico impiegato: di lì a poco fiorirono le avventure del ragionier Ugo Fantozzi.
Il professor Kranz e Giandomenico Fracchia fecero la loro comparsa per la prima volta nel 1968 alla trasmissione tv “Quelli della domenica”.
All’attività comica ha accostato quella di scrittore, iniziata con un libro su Fantozzi, al quale ne sono seguiti altri otto sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico.
Non sono mancate parti più drammatiche, come quelle nei film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli. Ha vinto il Leone d’oro alla carriera nel 1992, in occasione della 49ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia Adx.
Da ricordare infine tre film tratti da libri: “Io speriamo che me la cavo” della Wertmuller dal libro di Marcello D’Orta, “La leggenda del bosco vecchio” di Olmi, dal racconto di Buzzati, “La voce della Luna” con Benigni, dal poema di Cavazzoni.