Il decreto Lorenzin sulla appropriatezza prescrittiva è diventato legge da circa 15 giorni. Cosa prevede? Condizioni rigorose per erogare 203 prestazioni specialistiche finora a carico del SSn. Pena? Una sanzione pecuniaria per i medici prescrittori.
Da ciò la furia dei medici, con comparsa – negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale – di un cartello che così recita. “Il decreto del Ministro Lorenzin del 20/01/16 riduce la possibilità, per il vostro medico di Famiglia di prescrivere esami. Anche gli esenti ticket dovranno pagare per intero e di tasca propria, qualora gli esami non saranno giudicati appropriati. Ci scusiamo dei disagi non dovuti alla nostra volontà. Noi continueremo a fare il nostro lavoro con attenzione, ma con sempre meno strumenti e con una burocrazia asfissiante, con ostacoli che dobbiamo combattere insieme per il vostro diritto alla salute e per il nostro diritto di fare i medici serenamente, senza sanzioni ed obblighi avvilenti”.
Fin qui, il cartello-poster fimmg. Cartello spia di un disagio che limita sensibilmente la possibilità di prescrivere bel 203 esami /visite diagnostici-che, sino ad oggi considerate di routine.
Dai burocrati europei sulle caratteristiche della patata, siamo arrivati ai burocrati ministeriali italiani, che hanno deciso che queste 203 prestazioni “vadano centellinate”, salvo sanzionamento al medico prescrittore, che si vedrà tagliato il trattamento accessorio.
Capite? In Italia non si risolve il problema del rischio sanitario ma si pensa di eliminare le liste di attesa tagliando gli esami alla fonte, in modo generalizzato!
Cosa succederà? Che, se qualcuno non correrà rapidamente ai ripari, il mondo medico si arrabbierà di brutto, che i pazienti dovranno pagarsi prestazioni prima coperte dalla “ricetta rossa” e che, se non daranno fiducia al medico prescrivente le prestazioni, i pazienti – acuti o cronici che siano – costeranno adesso di meno al Ssn. 13 miliardi, dicono “coloro che sanno fare di conto…” (?!).
Adesso si potrà risparmiare ma, tra 5 anni, i pazienti costeranno di più, perché salterà la prevenzione. Se fossimo in un Paese normale, prima del decreto, il governo avrebbe dovuto attivare un tavolo con Regioni e medici ed avrebbe dovuto varare una soluzione concordata, meno pericolosa e meno penalizzante, per tutti. Medici e pazienti. Così non è stato fatto. Perche’? Forse per favorire la Sanità integrativa a pagamento? Per ora ci fermiamo qui.
Ma non staremo zitti….