Guido Bertolaso non ne azzecca una. Appena apre bocca, combina una gaffe. L’ultima battuta “politicamente scorretta’’ gli è scappata a proposito della condizione di maternità di Giorgia Meloni che non le consentirebbe di affrontare e reggere le fatiche di una campagna elettorale (un impegno che la leader di FdI svolgerebbe ugualmente anche se non fosse candidata a sindaco di Roma). Sarà per questa propensione alla gaffe che Bertolaso piace tanto all’ex Cav? Anche Silvio non si è mai fatto mancare nulla quanto a battute infelici.
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Patrizia Bedori, già candidata del M5s a sindaco di Milano, si è ritirata, tra le lacrime, dalla competizione. Pare che l’accusassero di non avere le physique du rôle. Ma Gianroberto Casaleggio si è mai guardato allo specchio ?
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La chiameranno “la sfida dei due presidenti’’ con riferimento al presidente dell’Inps Tito Boeri e a quello della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. Ambedue sono i “campioni” della c.d. flessibilità del pensionamento: una causa persa in partenza, se si vogliono salvaguardare i conti pubblici. (qui tutti i dettagli)
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“I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge’’. Così recita l’articolo 69 della Costituzione. Se i Padri costituenti ritennero necessario sancire nella Carta fondamentale questo principio, lo fecero per garantire ai rappresentanti eletti dal popolo una condizione di eguaglianza che prescindesse dai redditi e dai patrimoni personali e per consentire loro una effettiva indipendenza, anche economica, nell’esercizio del loro mandato “con disciplina ed onore’’.
