Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Cosa sta sbagliando Virginia Raggi su Ama e Paola Muraro

La contesa romana sulla mondezza rischia di divenire il tormentone di una torrida estate. Specie se l’elevata temperatura determinerà effluvi che ammorberanno il cielo della Capitale. Gli ingredienti della pochade ci sono tutti. Un ex consulente dell’AMA, oggi assessore all’ambiente, come Paola Muraro, che ha deciso di regolare vecchi e nuovi contenziosi con il management della società. Ed in particolare con l’Ad Daniele Fortini che, visto il clima, ha preferito dimettersi dopo un confronto-scontro in streaming con il neo responsabile politico, addetto alla bisogna.

La magistratura che apre un fascicolo, per accertare vecchie e nuove responsabilità finendo, tuttavia, per essere la cassa di risonanza dei vari protagosti della vicenda. Personaggi che per anni hanno gestito il problema da un punto di vista imprenditoriale, come Manlio Cerroni, che hanno costruito un impero a livello internazionale, e che ora scendono in campo per dire la loro e riaffermare una presenza. Una calma olimpica – siamo ancora qui per salvare Roma – nonostante le accuse, e le imputazioni, anche in questo caso, giudiziarie.

Il Parlamento, nella persona di Alesandro Bratti, presidente della Commissione rifiuti della Camera dei deputati, che si inserisce, chiamando in audizione lo stesso Fortini, benché dimissionario. Per poi ipotizzare, complice il generale agosto, interventi più sostanziosi alla ripresa autunnale. Il presidente del PD, nonché commissario del partito romano, Matteo Orfini che si butta nella mischia, mentre l’ex sindaco Marino, dimissionato dallo stesso PD, si prende la sua piccola rivincita, dopo un clamoroso endorsement di Francesco Gaetano Caltagirone. È stato un sindaco che ha cercato di rompere l’assedio del malaffare.

Un semplice cronista, quale noi siamo, non può che rimanere basito. A distanza di qualche settimana, dall’elezione del nuovo sindaco il marasma sembra totale. Ma quel che più importa: le possibili soluzioni sono tutt’altro che a portata di mano. Com’è potuto accadere? Una qualche maledizione? Il manifestarsi di un evento imprevisto ed imprevedibile? Nulla di tutto ciò. Ma solo logica conseguenza di contraddizioni evidenti che solo la disperazione di tanti elettori romani non era riuscita a cogliere.

I Pentastellati hanno utilizzato il tempo della campagna elettorale solo per rivendicare la propria innocenza. Noi non c’eravamo. Condizione necessaria, ma non sufficiente. Occorreva fare di più. Avere un’idea meno approssimata del caos romano e abbozzare un programma d’intervento di breve e medio periodo. Questo, invece, è mancato. Un malinteso senso dell’autonomia del politico, li ha spinti a reclutare, solo successivamente, i tecnici cui demandare la soluzione di problemi. Che tecnici non sono. O almeno lo sono solo in parte. Innesto che non è riuscito. E non poteva riuscire, come mostra la cronaca di questi giorni. Sul fronte del centro – destra, Stefano Parisi ne è da tempo consapevole e si muove in una direzione opposta.

×

Iscriviti alla newsletter