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Pregi, difetti e rischi del progetto di Stefano Parisi

Con le loro presenze – e le loro assenze – gli esponenti politici di centrodestra hanno fatto chiaramente intendere cosa pensino del progetto lanciato da Stefano Parisi nella sua convention milanese. Ma qual è invece l’opinione di giornalisti, osservatori e rappresentanti del mondo dell’impresa e del lavoro? Formiche.net ha chiesto un parere ad alcuni di loro per capire meglio come sia andato la due giorni e, soprattutto, quali sviluppi possa avere l’iniziativa politica avviata dall’ex direttore generale di Confindustria.

L’OPINIONE DI LUCIANO FONTANA

Mi pare si tratti solo del primissimo passo, anche se qualcosa già si è capito“, commenta con Formiche.net il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana: “Mi pare che Parisi voglia dare al suo movimento politico un profilo moderato e liberale che poco ha a che fare con le idee di Salvini“. E sull’orientamento di Silvio Berlusconi, invece, che cosa si è capito? “E’ stato tenuto sullo sfondo, aleggia, ma in questa partita il suo ruolo rimane assolutamente centrale. Come è solito fare gioca su più tavoli: da un lato spinge Parisi, ma dall’altro rassicura il suo partito. Credo, però, che in fondo Berlusconi abbia voglia di una nuova esperienza: anche per questa ragione penso che il progetto di Parisi un certo spazio possa ritagliarselo”. Per riuscirci, però, dovrà anche trovare una qualche forma di dialogo con quella parte di establishment di Forza Italia che non perde occasione di criticarlo: “Forza Italia è un partito con diverse opinioni ed anime“, commenta Fontana, secondo il quale i margini per trovare un’intesa potrebbero esserci ancora: “Una sua componente, di certo, vuole vedere se da questa convention possa nascere qualcosa di nuovo“.

IL GIUDIZIO DI LUCIA ANNUNZIATA

Stefano lo conosco bene: è un moderato vero e ciò è di per sé già un fattore positivo per il centrodestra che molto spesso in passato lo è stato solo a parole“, dice a Formiche.net il direttore dell’Huffington Post Italia Lucia Annunziata. Ma quali sono le caratteristiche che ne fanno il possibile leader di una nuova forza politica liberale e popolare? “Innanzitutto è una persona preparata, il che direi che non guasti affatto. E – nonostante la sua carriera manageriale – ha già accumulato una certa esperienza politica. Non è assolutamente detto che queste caratteristiche siano sufficienti, ma è già un inizio“.

COSA PENSA ANTONIO CATRICALA’

Oltre mille – sia oggi che ieri – le persone che hanno preso parte all’iniziativa dell’ex candidato sindaco di Milano. Tra loro anche chi – nel corso del passato più o meno recente – ha ricoperto ruoli istituzionali anche di vertice, come ad esempio l’ex presidente dell’Antitrust ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Monti Antonio Catricalà. “Sono qui per l’amicizia che mi lega a Stefano, ma non solo“, afferma a Formiche.net, prima di aggiungere: “La sua è stata un’iniziativa molto interessante e utile, direi per tutto il Paese. C’era bisogno di un luogo dove poter discutere liberamente senza odio e senza preconcetti. E questo è ciò che è accaduto in questa due giorni“.

LE PAROLE DI ANTONIO GOZZI

Opinione più o meno simile a quella espressa dal presidente di Federacciai Antonio Gozzi, che questa mattina è intervenuto dal palco per parlare di impresa: “Finché si sta sui contenuti va sempre bene. Dobbiamo evitare l’ideologia e affrontare la realtà con serietà“, sottolinea Gozzi. Ma come valuta un rappresentante di Confindustria il fatto che nel panorama politico italiano possa nascere una nuova forza popolare e liberale? “La politica non può che beneficiare dall’esistenza di forze politiche serie che cercano di ragionare sui contenuti“.

I CONSIGLI DI EMMANUELE MASSAGLI

Nel corso della mattinata ha preso la parola pure il presidente di Adapt – associazione fondata da Marco Biagi e specializzata sui temi del lavoro – Emmanuele Massagli: “Innanzitutto mi auguro che Parisi e i suoi non si fossilizzino sull’esito mediatico: potrebbe essere inferiore alle attese ma ciò non toglie nulla alle idee emerse nel corso di una due giorni così fitta“. In secondo luogo – aggiunge Massagli – “non devono farsi cogliere dall’ansia dell’idea nuova. Il punto non è questo, ma unire in un unico disegno e in un’unica visione progetti e proposte che abbiano una loro omogeneità e che rispondano concretamente alle esigenze del Paese. E’ questo ciò di cui ha bisogno l’Italia“.

IL PARERE DI ANDREA CAMAIORA

La questione di fondo, però, rimane tutta politica: sarà possibile conciliare il centrodestra che ha in mente Parisi con quello lepenista di Salvini e di un pezzo di Forza Italia? “Non possiamo che aspettare e vedere cosa accade“, risponde a Formiche.net il comunicatore politico Andrea Camaiora: “E’ molto difficile trovare il modo di accordarsi con chi – irragionevolmente e immotivatamente – se la prende con una persona appena defunta, la quale, per di più, rappresenta una delle figure più stimate e stimabili della storia del nostro Paese.  Quella persona, ovviamente, è il compianto presidente Carlo Azeglio Ciampi“. Ogni riferimento a Matteo Salvini è puramente voluto.


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