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Cosa pensano Finmeccanica, Avio Aero e Vitrociset del piano Industria 4.0

Carlo Calenda e Roberta Pinotti

La quarta rivoluzione industriale annunciata dal governo e sostenuta con il piano Industria 4.0 presentato la scorsa settimana dal presidente Matteo Renzi e dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda lascia ben sperare le aziende dell’industria della Difesa.

Come ricordato da Calenda in occasione del convegno organizzato da Avio Aero e da Formiche il governo ha inserito la cyber security tra le cosiddette tecnologie abilitanti previste dal piano, insieme ad Advanced Manufacturing Solution, Additive Manufacturing, Augmented Reality, Simulation, Horizontal/Vertical Integration, Industrial Internet, Cloud, e Big Data & Analytics.

Le aziende del settore dell’industria della Difesa seguono quindi con molto interesse gli sviluppi del piano governativo. Finmeccanica, Avio Aero, Dallara Automobili, Vitrociset ed Eit Digital hanno già espresso la loro soddisfazione. Ecco cosa hanno detto i manager delle principali aziende del settore.

FINMECCANICA

“È senz’altro positiva la presenza della cyber security tra le tecnologie abilitanti che potranno godere delle agevolazioni del piano nazionale Industria 4.0”, ha detto a Cyber Affairs Andrea Biraghi, managing director della divisione Security & Information Systems di Leonardo-Finmeccanica, che dal primo gennaio 2016 ha assorbito parte delle attività di Selex ES. Per Biraghi “rappresenta una notizia positiva, perché tra gli sviluppi più promettenti della cyber intelligence c’è proprio quella applicata alla sicurezza dei processi produttivi e delle macchine che consentono di farli funzionare, sia gli impianti di produzione, sia le infrastrutture critiche che erogano energia in modo smart, quindi essendo anch’esse collegate a Internet”, si legge sull’agenzia diretta da Michele Pierri.

AVIO AERO

Grande soddisfazione anche da Avio Aero, azienda aeronautica del gruppo General Electric, che ha già iniziato un processo di rinnovamento in senso digitale. “Vogliamo digitalizzare l’industria non solo perché è necessario, ma anche perché è una grande opportunità. Rinascimento industriale vuol dire mostrare che in Italia si può avere successo, che si può investire”, ha detto Riccardo Procacci, numero uno di Avio Aero, in occasione del convegno organizzato a Roma dal titolo “Rinascimento industriale 4.0”. Apprezzamento per il piano Industria 4.0 del governo italiano, è giunto durante il convegno anche dal presidente di GE Italia e Israele Sandro De Poli, che l’ha definito “uno strumento importante a supporto delle piccole e medie imprese che faranno più fatica a fare questo salto”.

DALLARA

Ma la rivoluzione digitale richiede uno spirito collaborativo tra industrie e istituzioni. “E’ stata data una direzione”, ha detto l’ingegner Andrea Pontremoli, ad di Dallara automobili, esprimendo un giudizio positivo per il piano del governo ma incoraggiando l’esecutivo a dare un po’ di velocità: “Adesso serve un sistema che permetta all’impresa di sapere cosa deve fare domani mattina”.

VITROCISET

“La presenza della cyber security tra le tecnologie abilitanti che potranno godere delle agevolazioni del piano nazionale Industria 4.0 è una notizia positiva, che testimonia da parte delle istituzioni attenzione per uno dei segmenti che promettono di crescere maggiormente nei prossimi anni”, ha detto all’agenzia Cyber Affairs Gianluca Baldassarre, direttore Strategy & Corporate Development di Vitrociset, azienda italiana dei settori della difesa e dell’aerospazio che punta sempre di più sulla protezione di sistemi ‘cyber physical’ (sistemi informatici in grado di interagire in modo continuo con il sistema fisico in cui operano), un’innovazione “che può cambiare modo di produrre e di vivere, ma che al contempo apre la porta a problemi rilevanti di sicurezza”.

EIT DIGITAL

Roberto Saracco, direttore di EIT Digital, centro di ricerca europeo con sede a Trento per l’Italia ha commentato così il piano Industria 4.0 presentato dal ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda: “L’iniziativa del Governo va nella direzione dell’evoluzione dell’intero sistema manifatturiero mondiale. Le tecnologie permettono un radicale ripensamento del sistema produttivo passando da supply chain rigide ad ecosistemi flessibili che danno spazio a innovazione continua spinta da piccole imprese”.

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