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Perché l’Europa sbaglia sull’Iran (Israele conta). Parla Cinzia Bonfrisco

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“È difficile da credere, ma 73 anni dopo l’Olocausto, c’è un Paese in Medio Oriente, l’Iran, che chiede apertamente la distruzione di Israele”, ha detto oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in visita a Mosca, a Vladimir Putin. Parole al vetriolo che confermano la posizione di forte scetticismo e preoccupazione nei confronti di Teheran e che trovano conferma nelle dichiarazioni di Cinzia Bonfrisco a Formiche.net, che nella scorsa legislatura è stata vicepresidente dell’Intergruppo parlamentare Italia-Israele: “Condivido molto le apprensioni israeliane e condivido anche l’approccio del Presidente Trump, che secondo me, come ci ha dimostrato in casi simili, è foriero di una revisione di quell’accordo”.

Dopo la dichiarazione di Donald Trump sull’uscita dall’accordo sul nucleare iraniano degli Stati Uniti, la tensione in Medioriente potrebbe passare ad un altro livello, gettando confusione nello scacchiere internazionale e ponendo i partner europei in una situazione scomoda, in luce anche di possibili nuove sanzioni. Ma in questo contesto, una visione positiva arriva dalla senatrice Bonfrisco che più volte in passato aveva sollevato perplessità sulla possibile esposizione di Cdp al rischio di perdere la fiducia degli investitori internazionali: “In questa ridefinizione dell’intesa, che apre una nuova pagina dopo l’amministrazione Obama, sicuramente anche le imprese italiane potranno trovare maggiore sicurezza”, ha ribadito oggi Bonfrisco.

Sempre Netanyahu, intanto, poco prima della sua partenza per Mosca, aveva sottolineato: “Alla luce di ciò che sta accadendo in Siria, è necessario garantire il continuo coordinamento tra la Russia militari e le Forze di difesa israeliane”. Nel 2015, infatti, la Russia e Israele avevano istituito un canale di comunicazione per evitare potenziali scontri tra i militari dei due paesi e altri pericolosi incidenti durante le operazioni in Siria. A questo proposito ha detto Cinzia Bonfrisco: “Mai dimenticarsi che ci deve sempre molto preoccupare tutta quell’area grigia che sfugge ai normali controlli, ancorché rafforzati dell’Unione europea e dell’Italia, con il finanziamento al terrorismo islamico, che in Iran ha alcune delle sue centrali finanziarie operative, ed è accertato”.

Insomma: “A Obama il Nobel per la pace è stato regalato, secondo me senza ragione, Trump invece se continua così (non dimentichiamo il suo ruolo con la Corea del Nord), se lo conquisterà sul campo il Nobel. La linea del Capo della Casa Bianca, dunque, è una linea che mi convince”, ha sottolineato con fermezza la senatrice Bonfrisco.

Infine, per quanto riguarda la presa di posizione dei leader europei: “Non apprezzo, invece, le posizioni espresse dal Commissario Mogherini che è pronta ad andare in soccorso degli iraniani a ogni piè sospinto. L’Europa, secondo me, farebbe bene a guardare con maggiore attenzione e rispetto quello che vive il popolo israeliano”, ha concluso Bonfrisco.

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