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Che cosa ha fatto (e farà) il governo sull’energia. Parla Crippa

L’energia è e rimane al centro dell’agenda del governo gialloverde. La prova è nelle rassicurazioni che il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Davide Crippa (M5S) ha fornito alla platea di manager accorsa all’Auditorium di Via Veneto per la presentazione del secondo rapporto sull’energia, curato dalla stessa Federazione (qui l’articolo odierno con tutti i dettagli).

“La nostra linea programmatica sui temi ambientali ed energetici sta vivendo una fase di discussione, sia al livello europeo sia con gli attori del territorio. Noi siamo partiti subito con una cabina di regia che ha coinvolto il ministero delle Infrastrutture. Il primo passo è stata la mobilità sostenibile, con cui abbiamo spostato il baricentro del trasporto pubblico dal gasolio al metano”, ha spiegato Crippa. “Si è trattato di un segnale importante che noi non potevamo non dare, sia dentro sia fuori l’Italia. Anche sulle due ruote abbiamo fatto molto nelle città, con l’ingresso sul mercato degli scooter elettrici”.

Gli obiettivi del governo sono comunque definiti. “Il primo target è la riduzione dei consumi del 40% ma la vera sfida sono le rinnovabili: e cioè arrivare a coprire il 30% dei consumi con le rinnovabili e di questo 30% affidarne il 55% all’elettrico. Si tratta”, ha chiarito Crippa, “di obiettivi ambiziosi e per questo importantissimi. Ma tutto questo richiede una parte autorizzativa efficiente, veloce, non possiamo metterci anni a raggiungere simili target”.

Il sottosegretario pentastellato ha parlato anche del rapporto con le imprese, cui i manager tengono particolarmente. “Risulta evidente che l’industria italiana debba dare sostegno a questi obiettivi sfidanti, attraverso la fornitura della necessaria tecnologia. Le imprese dovranno dunque fare la loro parte nella transizione energetica, accompagnando l’intero processo di decarbonizzazione”.

Un’ultima considerazione ha riguardato il cosiddetto storage, ovvero l’accumulo di energia. “Stiamo portando avanti con Enea e Cnr la ricerca attiva sulle batterie di ultima generazione, la quale però dovrà portare alla nascita di filiere industriali specifiche e avanzate, come le start-up. Questo per far sì che la ricerca italiana sullo storage, che è avanzatissima, si traduca in reali eccellenze industriali”.

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