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Kievgate, perché due soci di Rudolph Giuliani sono stati arrestati

Nuova tegola per il presidente Usa Donald Trump. Dopo la denuncia da parte dell’intelligence, seguita alla telefonata del 25 luglio con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, circostanza che ha portato all’avvio della procedura di impeachment da parte dei Democratici, è di oggi la notizia di due soci dell’avvocato personale di Trump ed ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, che sono stati arrestati ieri in Virginia per aver violato le leggi sui finanziamenti elettorali. Sono stati all’aeroporto internazionale di Dulles, mentre cercavano di imbarcarsi su un volo diretto a Vienna.

L’ACCUSA

Lev Parnas e Igor Fruman avrebbero, secondo l’accusa, aiutato anche Giuliani ad indagare sull’ex vicepresidente Joe Biden. Nati rispettivamente in Ucraina e Bielorussia, i due avrebbero “cospirato per aggirare le leggi federali contro l’influenza straniera, adottando un metodo per versare soldi stranieri a candidati per uffici federali e statali”. Inoltre, entrambi (sostenitori della campagna di Trump nel 2016 e nel 2018), avrebbero aiutato Giuliani a organizzare una chiamata voip con l’ex procuratore generale ucraino Viktor Shokin – quello di cui Joe Biden avrebbe chiesto il licenziamento per proteggere il figlio Hunter, secondo la versione di Trump- e un incontro di persona a New York a gennaio con l’allora procuratore generale Yuri Lutsenko.

LA TELEFONATA DI TRUMP

Pressioni che sono state poi esercitate anche dallo stesso presidente, durante la telefonata con Zelensky, ora al centro delle indagini per un possibile impeachment del presidente.

LA CONVOCAZIONE DEI DEM

Nel frattempo, i presidenti delle tre commissioni della Camera che stanno conducendo l’inchiesta di impeachment hanno inviato un mandato di comparizione a Parnas e Fruman. Nella ‘sub poena’ inviata all’avvocato dei due si richiede la consegna di documenti e si specifica che le commissione “si aspetta che i vostri clienti si presentino a testimoniare”. Secondo la Cnn, il legale che i rappresenta, in precedenza, aveva scritto alle commissioni per dire che non avrebbe potuto consegnare i documenti richiesti in tempi brevi. Ora i democratici indicano come scadenza il 16 ottobre.

LEGAMI DA CHIARIRE

Giuliani, scrivono i media d’oltreoceano, non ha chiarito se incassa anche ora parcelle da Parnas e Fruman. In ogni caso avrebbe continuato a incontrarli e, da loro, ricevere informazioni.
E nell’ultimo anno, Parnas e Fruman hanno postato foto sui social media in cui compaiono insieme al presidente, al figlio, Donald Jr e a eventi a Mar-a-Lago. Lo scorso giugno, invece, hanno presenziato a un vertice sulla leadership di due giorni per America First in un Trump Hotel a Washington. Entrambi figurano nel programma della “Trump Card”, come ospiti frequenti dell’albergo. Il giorno in cui hanno lasciato l’albergo, era atteso un altro “ospite di buon livello” dell’hotel, proprio Rudolph Giuliani.

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