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La sostenibilità si fa (finalmente) strada nella politica. Il rapporto Asvis

La legge di Bilancio 2020 è più attenta allo sviluppo sostenibile, così come chiedono le politiche europee e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lo rivela il rapporto dell’Asvis, l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile, presentato ieri a Roma, in un Auditorium del Parco della Musica chiuso al pubblico a causa dell’emergenza Coronavirus, presenti soltanto i relatori: il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, la Coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo sostenibile Chiara Braga e alcuni rappresentanti di associazioni giovanili, oltre naturalmente il Presidente Asvis Pierluigi Stefanini e il Portavoce Enrico Giovannini.

Ed stato proprio quest’ultimo ad illustrare il rapporto, sottolineando come la legge di Bilancio avesse recepito alcune delle proposte avanzate dall’Alleanza lo scorso anno. In particolare il legame tra gli incentivi per Industria 4.0 e l’economia circolare al varo di un Green new deal italiano; l’impegno per la mobilità sostenibile e l’innovazione; la lotta alle disuguaglianze di genere; l’attenzione ai problemi abitativi e delle periferie. Anche se vanno annotati alcuni ritardi nella tutela della biodiversità e nell’assegnazione di risorse adeguate a istruzione, cooperazione allo sviluppo e all’occupazione giovanile.

“Notiamo soddisfatti – ha sottolineato Giovannini – una maggiore sensibilità e impegno del governo verso uno sviluppo che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale e chiediamo alle istituzioni e alla politica di accelerare sulle azioni relative agli obiettivi dell’Agenda 2030. D’altra parte è quello che chiedono anche i cittadini, sempre più sensibili sulla necessità di politiche per lo sviluppo sostenibile”.

Nell’ultimo anno, infatti, secondo una rilevazione condotta per la Fondazione Unipolis, si è registrata una forte crescita dell’attenzione versi i temi ambientali. Ed è pari ad oltre il 28% (con un aumento di circa sette punti) la quota della popolazione che afferma di conoscere l’Agenda 2030. Allo stesso tempo, secondo un’altra rilevazione condotta da Eumetra alla fine dello scorso anno, per quanto riguarda gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile, gli intervistati mettono al primo posto l’acqua pulita (Obiettivo 6), poi la buona salute (Obiettivo 3), le azioni per il clima (Obiettivo 13) e l’energia rinnovabile (Obiettivo 7), mentre attribuiscono meno urgenza per l’uguaglianza di genere (Obiettivo 5), la riduzione delle disuguaglianze (Obiettivo 10) e l’innovazione, le imprese e le infrastrutture (Obiettivo 9).

Alla redazione del documento di analisi hanno contribuito 600 esperti delle organizzazioni aderenti all’Asvis. La legge di Bilancio è stata esaminata nel dettaglio, valutandone la coerenza rispetto alle azioni contenute nei 169 Target necessarie per raggiungere entro il 2030 i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda le azioni messe in campo dal nostro Paese, il Rapporto descrive l’andamento registrato nell’ultimo anno e mostra:

– un significativo miglioramento per sei Obiettivi: povertà, alimentazione e agricoltura sostenibile, sistema energetico, innovazione, modelli sostenibili di produzione e di consumo, qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide.
– un leggero avanzamento per altri cinque Obiettivi: salute, disuguaglianze, condizioni delle città, lotta al cambiamento climatico, condizioni degli ecosistemi marini;
– peggioramento per sei Obiettivi: educazione, condizione economica e occupazionale, uguaglianza di genere, acqua e strutture igienico-sanitarie, condizioni degli ecosistemi terrestri, cooperazione internazionale.

Chiamato direttamente in causa il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha riconosciuto la necessità di un maggiore impegno da parte di tutti perché “la sfida della sostenibilità è la sfida del nostro tempo. Una necessità per salvare il nostro futuro. Ed anche una straordinaria opportunità. L’Italia può essere il punto di riferimento del Green new deal europeo: Abbiamo le capacità e le risorse. Questa sfida si vince solo se siamo tutti uniti”.


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