Per contrastare il nuovo coronavirus, qualche giorno fa Roche ha dato il via alla campagna “Roche si fa in 4”, impegnandosi a cedere gratuitamente il Tocilizumab, farmaco per l’artrite reumatoide che sembra dare buoni risultati per il trattamento della polmonite da Covid-19. Il progetto, però, non si ferma al solo farmaco, ma guarda oltre, prevedendo una donazione in dispositivi e attrezzature da destinare a ospedali e operatori di settore per una cifra pari a un milione di euro, un volontariato di competenza e attività di supporto per i giovani costretti a restare in casa.
Se la sperimentazione del farmaco prodotto da Roche è già partita il 19 marzo, con un’adesione nelle sole prime 24 ore di quasi 300 ospedali, nella giornata di ieri è iniziata anche l’attività di distribuzione dei materiali e dei dispositivi di protezione individuale, realizzata in collaborazione con Cittadinanzattiva e la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg). L’erogazione, partita nel nord Italia, proseguirà anche nelle prossime settimane e si estenderà all’intero Paese. I primi a beneficiarne, saranno proprio i medici di famiglia, fra le categorie al momento più in difficoltà nella gestione dell’emergenza Covid-19.
“In questo momento sono molte le categorie in forte difficoltà – ha ricordato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva – e fra questi vi sono proprio i medici di famiglia che, insieme ai pediatri e ai farmacisti, stanno combattendo questa battaglia in prima linea”. Progetti come questo – ha continuato – sono la testimonianza più importante di un Paese che resiste. Per tanti anni i servizi territoriali sono stati trascurati, e invece sono e possono essere la prima arma contro questo coronavirus”.
Ed è proprio questa la ragione per cui Roche, insieme a Cittadinanzattiva e Fimmg, ha deciso di unire le energie per dare una risposta fattuale alle richieste di sicurezza dei professionisti sul territorio e, conseguentemente, dei cittadini da loro assistiti. “Ringraziamo Roche – hanno commentato sia Antonio Gaudioso che Silvestro Scotti, segretario nazionale FIMMG – per essere stata la prima azienda ad aver aderito alla nostra richiesta di supporto ai medici di famiglia per la campagna #insiemesenzapaura.”
“Da questo punto di vista Roche ha dato un importante segnale. Ha colto l’urgenza e il bisogno di farsi carico della situazione mettendosi a disposizione non solo da un punto di vista economico e finanziario, ma anche di competenze. È riuscita ad avere un approccio a tutto tondo del problema, e può essere d’esempio per tutti coloro i quali vogliono mettersi a disposizione del Paese in un momento così complesso”, ha aggiunto Gaudioso.
“Questa collaborazione con noi di Roche – ha detto Maurizio de Cicco, amministratore delegato di Roche – rientra in un più esteso impegno che l’azienda ha voluto assumersi con il ministro della Salute e si inscrive all’interno di una attività in corso già da oltre due anni con il progetto “Terra Amata”, che ha permesso di fare in modo che tutti i disinfettanti siano realizzati dalla Cleprin, azienda che opera nella provincia di Caserta, e che è in prima fila per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata”.
Importanti anche le parole spese dal segretario di Cittadinanzattiva rispetto all’emergenza sanitaria ed economica che sta vivendo il Paese: “Quello che bisogna fare in questa fase storia è puntare a una riorganizzazione dell’intero sistema, dai cittadini alle imprese fino alle associazioni professionali e alla politica. Non valgono più i vecchi schemi e non basta esercitare il proprio ruolo, bisogna collaborare, dare vita a nuove sinergie e imparare a lavorare insieme, senza divisioni e contrapposizioni di sorta. Per farcela oggi, nel tempo dell’emergenza, e per rialzarci domani, quando l’emergenza sarà finita.