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A chi piace (e a chi no) la nuova Chiesa di papa Francesco. Report Swg

Sotto la lente d’ingrandimento di Swg la posizione degli italiani nei confronti della Chiesa e dell’azione di papa Francesco. Si scopre che tra gli oppositori al pontefice si raccolgono gran parte degli elettori di centrodestra, mentre tra i papa boys una fetta considerevole di elettori che guardano a sinistra. Tutti i dati

Il mondo cambia, e così anche la Chiesa Cattolica. Non è un caso, allora, che l’ultimo report settimanale di Swg dedichi proprio al mondo cattolico e alla figura di papa Francesco la sua indagine. Quello che traspare è la percezione di una Chiesa in movimento, con una divisione, quasi una spaccatura, tra due modi di intendere la fede e le prese di posizione del pontefice: a una visione più tradizionalista, infatti, si oppone una più progressista. Tuttavia le valutazioni sulla figura di Bergoglio affondano le radici più che sul terreno religioso, su una significativa differenza di visione politica ed antropologica che divide sostenitori ed oppositori. Una larga fetta di di cattolici tradizionalisti, non a caso, appoggia comunque papa Francesco, mentre è presente un’ampia fetta di oppositori fuori dalla Chiesa.

UNA CHIESA CHE MUTA

Continuità o cambiamento? Secondo l’85% degli intervistati, la Chiesa sta vivendo dei cambiamenti, da grandi (30%) a piccoli (56%). Per il 14%, invece, opera in continuità con il passato, un’idea espressa anche dal 28% di non cattolici. Tra chi vede invece una Chiesa che cambia, sono presenti percentuali importanti di non praticanti e cattolici progressisti. Questi ultimi, i cattolici progressisti, interpretano questi mutamenti in termini positivi: la Chiesa sta diventando più fedele al Vangelo, più vicina alla gente, più onesta, giusta e aperta.

UNO SGUARDO A PAPA FRANCESCO

L’azione di papa Francesco viene sostenuta da gran parte degli intervistati, i quali vedono un pontefice impegnato a cambiare le cose all’interno della Chiesa, nonostante molti al suo interno si oppongano alle sue iniziative. Inoltre, il suo insegnamento viene percepito come universale e non valido solo per i credenti, e senza confini, universale, capace di dare voce a tutti i continenti. Per il 65% degli intervistati è più vicino alle posizioni di chi è fuori dalla Chiesa che a quelle dei cattolici che la frequentano. Per il 64%, inoltre, sta togliendo potere alla curia romana e ha una visione profetica delle cose (60%).

DALLE ENCICLICHE ALLE APERTURE INEDITE

Sull’ambiente? L’enciclica di papa Francesco è, per il 77% degli intervistati, un manifesto di come dovrebbe essere il mondo del futuro, ed è vista positivamente (74%) anche l’azione rispetto al riordino delle finanze vaticane mirata ad eliminare corruzione e mala gestione. Così, Bergoglio viene visto come un papa che si sta battendo più degli altri per combattere la pedofilia, viene vista positivamente l’apertura (sebbene sia stata in qualche modo rettificata) verso gli omosessuali, che incontra invece l’opposizione dei cattolici tradizionalisti. Allo stesso modo, i cattolici tradizionalisti (53%) percepiscono un’attenzione eccessiva del pontefice verso le questioni sociali, a discapito di quelle spirituali. Sul tema dell’aborto, invece, il mondo non cattolico guarda con severità a una posizione ritenuta ancora troppo retrograda.

OPPOSITORI E PAPA BOYS

Tre posizioni sono rintracciabili nei confronti di papa Francesco: gli oppositori (14% degli intervistati), quelli in bilico (34%) e poi i papa boys (52%). Gli incerti non concordano su nessuna delle affermazioni sul papa o hanno opinioni non uniformi, mentre tra oppositori e papa boys si può fare una divisione in termini di genere e orientamento politico importante. A opporsi alla figura di papa Francesco sono al 59% uomini, appartenenti al centrodestra (58%) e un mix di cattolici tradizionalisti (35%) e non cattolici (33%). I papa boys, invece, sono al 53% donne, sono politicamente orientati verso il centrosinistra o verso M5S (37%) e sono cattolici non praticanti al 37%, non cattolici al 28% e tradizionalisti al 21%.

Questi due gruppi hanno visioni profondamente lontane dell’operato del papa. Mentre per gli oppositori pensano che il pontefice stia travisando l’insegnamento di Cristo, si curi troppo delle questioni sociali e poco della cura delle anime e non accettano l’apertura di Bergoglio nei confronti degli omosessuali, per i papa boys è vero il contrario. Inoltre, per questi ultimi, il papa sta costruendo una Chiesa universale, vicina a tutti (non solo ai cattolici) e si sta battendo per combattere la pedofilia e la corruzione.


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