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Accordo India-Giappone sull’hi-tech. Guai per la Cina

La cortina anti-Cina nell’Indo-Pacifico si arricchisce di un’intesa strutturale tra India e Giappone sul fronte delle tecnologie più moderne

L’Asia Nikkei Review, sempre attenta alle evoluzioni cruciali del quadrante Indo-Pacifico, dà informazioni su una collaborazione tecnologica di massimo interesse: India e Giappone stanno siglando accordi in divenire. Tokyo attraverso la Rakutén (che ha già un laboratorio di sviluppo nel sud indiano, a Bangalore) fornirà a New Delhi il 5G, la nuova tecnologia per la trasmissione dei dati internet mobile considerata un elemento cruciale per il futuro delle competizioni tra potenze; la NEC (che sta già lavorando con l’India) passerà i cavi sottomarini che legheranno il subcontinente alle isole del Lakshadweep; verranno create partnership per lo sviluppo degli standard per il 6G (che è pianificata intorno al 2030); HAPSMobile, una sussidiaria di SoftBank con sede a Tokyo, sta portando avanti trattative con una delle principali società di telecomunicazioni indiane per vendere tecnologia per telecomunicazioni stratosferiche tramite un velivolo senza pilota a energia solare; New Delhi fornirà assistenza al governo nipponico sul campo della cyber-security della digital technology, dove gli indiani sono più forti dei giapponesi.

Un funzionario del governo di Tokyo dice riservatamente alla Anr che gli Stati Uniti rimarranno molto severi con la Cina anche dopo che il presidente eletto Joe Biden entrerà in carica a gennaio, e fotografa con questa affermazione l’importanza strategica degli accordi in corso tra India e Giappone – che ha un chiaro riflesso in funzione anti-cinese e che creerà problematiche a Pechino. I due Paesi sono parte del Quad, la partnership informale con Australia e Stati Uniti, che Washington vorrebbe istituzionalizzare e far diventare la base per una futura integrazione strategiche in un sistema asiatico simil-Nato. Per ora gli americani non trovano troppo consenso sull’aspetto difensivo dell’alleanza, ma la direttrice delle dinamiche tra i partecipanti è chiara. Tokyo, che compete con la Cina per il primato del Pacifico, incassa un importante consolidamento della cooperazione con l’India su un ambito dal valore estremo come l’hi-tech. New Delhi ha ormai chiuso le relazioni con la Cina dopo gli scontri armati sul confine himalayano, ha bandito Huawei (e diverse app tech come Aliexpress e Tik Tok); si sente accerchiata dalle basi cinesi tra Pakistan, Cambogia e Sri Lanka.

(Foto: Youtube, gli uffici della Rakuten in India)


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