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#Women20, la sfida delle donne nell’Italia del G20

Women20

L’emergenza epidemiologica ha inferto un duro colpo a interi settori e categorie produttive, ma le sue conseguenze non si sono manifestate in tutte le fasce della popolazione allo stesso modo. Ora però è tempo di cambiare. L’iniziativa organizzata da I-Com, Ucid e Fipe Confcommercio con il patrocinio di Women20, l’engagement group del G20 dedicato all’uguaglianza di genere

#Women20 per un nuovo umanesimo. Analisi e proposte per il rilancio del Paese verso una nuova economia”. È questo il titolo del convegno online organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com), dall’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID) e dalle Donne Imprenditrici di Fipe, in collaborazione con Le Contemporanee, Half of It – Donne per la salvezzaRegeneration Y-outh e l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali. L’iniziativa è inoltre patrocinata dal Women20, l’engagement group del G20 dedicato all’uguaglianza di genere.

Il dibattito – che potrà essere seguito in diretta sul sito I-Com a questo link – si aprirà con l’intervento del Referente nazionale Giovani UCID Pierluigi Germani, a cui seguiranno i saluti istituzionali di Martina Rogato, Sherpa Women20, e del Presidente UCID Nazionale Gian Luca Galletti. Dopo l’introduzione di Linda Laura Sabbadini, chair Women20, l’iniziativa proseguirà con la Tavola rotonda alla quale prenderanno parte il Referente nazionale UCID Donne Stefania Brancaccio, la ricercatrice dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche Loredana Cerbara, il Presidente I-Com Stefano da Empoli, la  professoressa di European economics della Luiss Guido Carli Veronica De Romanis, l’international partner del WBAF Global Women Leaders Committee Valentina Di Milla, co-founder de Le Contemporanee e Coordinamento campagna Half Of It – Donne per la Salvezza Valeria Manieri, il Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici della Federazione italiana pubblici esercizi Valentina Picca Bianchi e la founder di Re-generation Y-outh Giusy Sica. Chiuderà l’evento la Ministra per Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. L’iniziativa sarà coordinata dalla Referente del Coordinamento Donne Giovani UCID Simona Mulè e dal Segretario generale dell’Istituto per la Competitività (I-Com) Andrea Picardi.

L’emergenza epidemiologica, come è noto, ha inferto un duro colpo a interi settori e categorie produttive. Tuttavia, le sue conseguenze non si sono manifestate in tutte le fasce della popolazione allo stesso modo. La storia si ripete e a pagare il prezzo più alto sono state ancora una volta proprio le donne, che subiscono quotidianamente un’ulteriore spinta alla loro marginalizzazione sia nell’economia, sia nella società. Il tasso di occupazione femminile in Italia, ad esempio, è uno dei più bassi d’Europa: già prima dello scoppio della pandemia si attestava intorno al 50% contro il 68 degli uomini. Un triste record tutto italiano confermato pure da una recente indagine condotta dall’Istat, secondo cui nel 2020 sono stati oltre 440.000 i posti di lavoro persi, di cui circa 312.000 erano occupati da donne. Situazione che ha subito una forte accelerazione soprattutto verso la fine dell’anno quando, solo nel mese di dicembre, la percentuale di donne che aveva perso il lavoro ha toccato il 98% del totale. Ma ci sono molti altri aspetti da considerare: dal gap salariale alla bassissima rappresentanza femminile sia nel settore pubblico che privato, passando per le difficoltà nel raggiungimento del desiderato equilibrio tra vita professionale e privata. Sono numerosi, e rilevanti, i traguardi raggiunti negli ultimi anni, soprattutto a livello globale, ma è vero pure che c’è ancora molto da fare, soprattutto per non disperdere gli sforzi compiuti finora.

Le persone di tutto il pianeta sono nell’epicentro di tre processi epocali come la crisi pandemica, la crisi climatica e la rivoluzione tecnologica”, ha dichiarato Linda Laura Sabbadini, che oltre a essere una scienziata di fama internazionale, presiede il Women20, l’engagement group del G20 – quest’anno a presidenza italiana – dedicato all’uguaglianza di genere. Si tratta di fenomeni che stanno convergendo in una grande crisi di portata storica e che avranno un notevole impatto sociale, economico e ambientale. Soprattutto per le donne che, secondo Sabbadini, “sono state il pilastro della lotta contro il Covid, il pilastro della cura, e si sono fin troppo sovraccaricate”. È giunto dunque il momento di pensare soluzioni condivise per raggiungere obiettivi comuni e di farlo in un’ottica di partecipazione allargata. Lo stesso gruppo di lavoro ha sottolineato in un comunicato come “la pandemia di Covid-19 offra ai leader del G20 l’inaspettata opportunità di ripristinare le economie dei maggiori Paesi al mondo, pianificando una ripresa basata sull’inclusione e riconoscendo che proprio la piena ed equa partecipazione delle donne all’attività economica la renderà possibile”. Un suggerimento condiviso anche dalla chair W20, secondo cui “è ora che i governi si diano una strategia adeguata non per l’inclusione delle donne, perché non sono un soggetto svantaggiato, ma per il loro empowerment”.



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