Alessandro Profumo e Marco Alverà hanno siglato un memorandum per lanciare la collaborazione tra Leonardo e Snam. Con una durata triennale, l’intesa si concentrerà sulla sicurezza cyber delle infrastrutture critiche, su tecnologie IoT (Internet of Things) e sulla sensoristica avanzata per il monitoraggio delle reti energetiche
Un’industria energetica più sostenibile, sicura e digitale. È questo l’obiettivo dell’intesa siglata oggi da Leonardo e Snam, che collaboreranno per sviluppare le rispettive competenze tecnologiche tra sicurezza, monitoraggio ed efficienza operativa. Il memorandum of understanding guarda anche all’economia dell’idrogeno, uno degli elementi centrali per raggiungere gli obiettivi europei de decarbonizzazione.
“UNIRE LE ENERGIE”
“L’accordo rientra nell’alveo delle nostre roadmap di sviluppo tecnologico e di mercato identificate nel piano strategico Be Tomorrow – Leonardo 2030, improntato a una crescita sostenibile di lungo termine, che prevede anche lo sviluppo di sistemi avanzati per monitorare e difendere le infrastrutture critiche, così come l’evoluzione dei sistemi aeronautici legata alla transizione ecologica”, ha spiegato l’ad di Leonardo Alessandro Profumo (ieri in audizione alla Camera). “Rendere sostenibili i settori chiave dell’industria e proteggere le infrastrutture critiche rappresentano sfide prioritarie per il futuro della nostra società”, ha detto Marco Alverà, ad di Snam. “Nasce da qui – ha aggiunto – la nostra collaborazione con Leonardo, mettendo a fattor comune le competenze e la capacità di innovazione di due eccellenze italiane per sviluppare tecnologie finalizzate a rafforzare la sicurezza delle reti energetiche, ottimizzarne la gestione e decarbonizzare il settore aeronautico attraverso l’idrogeno”.
L’INTESA
Il memorandum siglato dai due manager mette insieme le competenze del campione nazionale dell’aerospazio, difesa e sicurezza (con capacità di presidio di tecnologie strategiche) e quelle di una delle principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo. Snam è difatti la prima azienda in Europa per estensione della rete di trasporto e capacità di stoccaggio di gas naturale, ed ha previsto nel Piano strategico 2020-2024 investimenti in crescita a 7,4 miliardi di euro, accompagnati da un impegno rafforzato nelle attività dedicate alla transizione energetica, tra biometano, mobilità sostenibile e idrogeno. L’intesa con Leonardo si concentrerà prevalentemente sulla sicurezza cyber delle infrastrutture critiche, su tecnologie IoT (Internet of Things) e sulla sensoristica avanzata per il monitoraggio delle reti energetiche. Riguarderà inoltre l’introduzione dell’idrogeno nel settore aeronautico, uno dei trend destinati a modificare il settore dell’aviazione.
I CAMPI DI APPLICAZIONE
L’accordo ha una durata triennale e prevede che le soluzioni congiunte possano trovare applicazione anche presso altri player internazionali del settore delle grandi reti energetiche. “L’intesa – spiega una nota congiunta – sarà eventualmente oggetto di successivi accordi vincolanti che le parti definiranno nel rispetto dei profili regolatori applicabili, ivi inclusi quelli in materia di operazioni tra parti correlate”. Intanto Leonardo e Snam collaboreranno su Big data, Blockchain, intelligenza artificiale, machine learning e IoT. In una parola Industry 4.0, concetto in cui è confluita anche la rapida trasformazione digitale degli asset fisici delle grandi reti energetiche. Focus dunque sulla sicurezza delle infrastrutture, avvalendosi di tecnologie avanzate, sensori di vario genere, droni e satelliti. “In ambito cyber security – spiega la nota – la partnership riguarderà i contesti di analisi della minaccia, monitoraggio, rilevazione e risposta agli attacchi informatici”.
I PASSI PRECEDENTI
Per Leonardo non è la prima intesa dedicata al settore dell’energia e all’Industry 4.0. A fine maggio l’azienda ha siglato un accordo con Maire Tecnimont, che inizierà con una fase di studio biennale, per sviluppare siti industriali di nuova generazione. Una decina di giorni prima Leonardo aveva firmato l’intesa con Enel X per l’ottimizzazione dell’uso degli asset energetici dello stabilimento novarese di Cameri, così da immettere nella rete elettrica nazionale l’energia non assorbita dalle attività di produzione. Tra gli obiettivi dell’accordo di maggio con Ericsson sul 5G c’è anche l’accelerazione della digitalizzazione delle industrie. È di febbraio l’accordo-quadro con Danieli e Saipem per proporre insieme dei progetti di riconversione di impianti di produzione dell’acciaio, scommettendo su ad alimentazione elettrica ibrida, in grado di abbattere le emissioni, in linea con gli impegni europei per la decarbonizzazione 2050. Sempre a febbraio è arrivato l’accordo con il campione britannico della telefonia O2 dedicato alle applicazioni di tecnologie 5G per l’industria dell’aerospazio e difesa, per studiare insieme come aumentare connettività, flessibilità e sicurezza degli impianti industriali.