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Zero-Covid e Capodanno cinese, il regime alla prova

Incentivi economici per non andare a casa a festeggiare, voli bloccati, nuovi turni al lavoro e i soliti lockdown. Le autorità di Pechino cercano di contenere la diffusione del virus con regole più rigide rispetto al primo anno della pandemia. L’esperienza servirà?

Pochi voli a disposizione, incentivi economici per non andare in famiglia, nuovi e più lunghi turni al lavoro. Queste sono alcune delle misure che preparano le autorità cinesi per cercare di contenere la diffusione del Covid – specialmente della variante Delta – durante la celebrazione del Capodanno cinese.

È tradizione che i lavoratori tornino alle loro città di origine per celebrare insieme ai cari quella che viene considerata la festa più importante per la popolazione cinese. Ma quest’anno, l’appuntamento del 1° febbraio preoccupa particolarmente il governo di Pechino, che dovrà già gestire il rischioso arrivo di molti stranieri per i Giochi Olimpici Invernali 2022. Infatti, è stato già individuato il primo caso di Omicron in città, facendo scattare tutti gli allarmi.

La Cina non abbandona la politica di zero Covid-19. Per la celebrazione di quest’anno, fabbriche e imprese cinesi stanno preparando misure molto più limitanti rispetto all’inizio della pandemia. Secondo il quotidiano The Global Times, il settore produttivo del Paese asiatico vuole evitare rallentamenti per i contagi e prevede “aggiustamenti” nella catena di approvvigionamenti.

Proprietari di alcune fabbriche citate dal Global Times dicono di avere imparato dall’esperienza dell’anno scorso, per cui sperano potere contenere il virus. Ad esempio, il capo di una fabbrica di ricambi per automobili nella provincia di Jiangsu ha spiegato che ha aumentato il personale locale, rispetto a quello arrivato da altre regioni, così come ha deciso di aumentare la produzione per avere più magazzino prima del capodanno lunare.

Un’altra fabbrica che produce pianoforti a Zhejiang ha ideato un piano di incentivi in cui offrono cibo e articoli di uso quotidiano se i lavoratori restano nella regione e non viaggiano durante il periodo di festa. Poi ci sono altri incentivi economici e, infine, il più arbitrario prolungamento dei lockdown, come accade ad esempio nella città Xi’an.

Oltre alla riduzione dei voli internazionali, in queste settimane saranno ridotte in Cina anche le tratte offerte dalle aerolinee interne. L’agenzia Bloomberg la considera una “crisi domestica” del secondo mercato aereo più importante al mondo, dopo gli Stati Uniti.

Mentre nel 2021, nonostante le frontiere erano chiuse, i cinesi hanno potuto spostarsi all’interno del Paese, quest’anno non sarà così. La chiusura della città Tianjin, con il più importante porto all’est della Cina, ha provocato una serie di problemi logistici per i fabbricanti e i trasporti cinesi. Le aerolinee hanno imposto una riduzione del 20% dei voli.

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