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Eni a Cipro. Così cambia la geopolitica energetica nel Mediterraneo

Zeus 1 si somma a Glaukos (5-8 trilioni di piedi cubi), Cronos 1 (2,5 trilioni di piedi cubi) e Afrodite (4,2 trilioni di piedi cubi) che elevano la capacità potenziale di Cipro a 15,2-18,2 trilioni di piedi cubi. Ecco tutti i dettagli

Dalla scoperta del giacimento Zohr in poi la geopolitica mediterranea dell’energia è mutata: ma oggi, all’indomani dell’individuazione di Zeus 1 da parte di Eni nella zona economica esclusiva situata nel Mediterraneo orientale, ecco che la consapevolezza di un nuovo eldorado del gas si fa certezza. Al di là delle singole capacità volumetriche, spicca da un lato il risultato raggiunto dal player italiano, sempre più leader su vasta scala e, dall’altro, il portato geopolitico all’interno del dossier energetico (con, sempre sul tavolo, il possibile ingresso di Cipro nella Nato. )

Qui Cipro

Un altro importante giacimento di gas naturale nella Zee cipriota, “Zeus 1”, è stato individuato dalla perforatrice Eni – TotalEnergies nel plot 6 conteso dalla Turchia: è più grande di quello di “Cronos 1” scoperto dal consorzio italo-francese nello stesso blocco lo scorso agosto, con un potenziale deposito di 3,5 trilioni di piedi cubi, che se aggiunti al campo “Glaukos” (5-8 trilioni di piedi cubi), “Cronos 1” (2,5 trilioni di piedi cubi) e “Afrodite” (4,2 trilioni di piedi cubi) elevano la capacità potenziale di Cipro a 15,2-18,2 trilioni piedi cubi. A 6-8 trilioni piedi cubi di riserve di gas sono stimati al giacimento Calypso, ma l’attività finora non ha confermato un obiettivo.

La nuova scoperta rafforza complessivamente le prospettive della regione del Sud-Est del Mediterraneo come nuova fonte di approvvigionamento di gas per l’Europa, con le conseguenze geopolitiche note, che contribuirà alla sua indipendenza energetica. Nello stesso bacino geologico si trovano i probabili depositi a sud e sud-ovest di Creta, dove ExxonMobil sta conducendo rilevamenti sismici.

Quanto gas c’è

Secondo il ministero dell’Energia cipriota sono stati completati i lavori del pozzo esplorativo “Zeus-1”, all’interno del Blocco 6 della Zona Economica Esclusiva della Repubblica di Cipro, tramite la nave di perforazione “Tungsten Explorer” a una distanza di 162 chilometri dalla costa di Cipro e a una profondità d’acqua di 2.300 metri. Dalle indagini è emersa l’esistenza di una colonna di gas naturale puro di 105 metri, con quantità che, secondo stime preliminari, ammontano complessivamente a 2-3 trilioni di piedi cubi. Si tratta della quinta scoperta consecutiva nella Zee cipriota dal 2011 quando il trivellatore di Noble Energy identificò il deposito “Afrodite” nel blocco 12.

Successo

Secondo Eni Zeus-1 è la terza scoperta consecutiva effettuata nel Blocco 6 dopo Cronos-1 e Calypso-1, a conferma delle promettenti prospettive di sviluppo dell’area e i risultati del test verranno inclusi nella valutazione del cluster di scoperte, contribuendo a formare la base per successivi studi e per le operazioni mirate ad uno sviluppo accelerato del Blocco 6. Eni è presente a Cipro dal 2013. La società opera i blocchi 2,3,6,8 e 9 e detiene partecipazioni nei blocchi 7 e 11, operati da TotalEnergies.

“Questo successo rafforza ulteriormente il potenziale del Blocco 6, appena quattro mesi dopo la scoperta di Cronos-1 -, ha affermato Kevin McLachlan, senior vice president, Exploration di TotalEnergies. “I nuovi dati raccolti dal pozzo aiuteranno la valutazione continua delle opzioni di sviluppo rapido per le risorse scoperte”.

Tutti contenti?

Al netto della contrapposizione da parte della Turchia che rivendica fazzoletti di acque nelle zone contese con Cipro, parallelamente alle nuove scoperte c’è il tema legato alla sicurezza sia delle indagini in corso che dei bacini di lavoro connessi. Pochi giorni fa direttore tecnico della tecnologia di Baykar, Selçuk Bayraktar, ha annunciato che nuovi test sul Bayraktar TB2 erano iniziati nell’ambito di questo progetto. Ovvero missili aria-aria montati sui droni turchi e nuovo sistemi radar al fine di condurre pattugliamenti aerei a lungo raggio contro minacce a bassa quota.

La risposta di Atene si ritrova nel via libera da parte delle autorità americane per nuovi missili sugli 83 F-16 Viper in dotazione all’Aeronautica ellenica, senza dimenticare il nuovo sistema americano Cyclops a Cipro. 



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