Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Il Pd sempre con l’Ucraina. E sulle mosse cinesi in Medio Oriente… Parla Alfieri

Il senatore del Pd commenta l’addestramento dei militari ucraini in Italia (per usare strumenti di difesa dai missili russi): “La formazione è prevista dall’alleanza atlantica. L’Italia, in questo modo, ottempera a un impegno preso. E aiuta l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa”. E spiega perché Pd e 5Stelle presentano risoluzioni diverse

Conte non demorde. Anzi, rilancia. Secondo quanto ha dichiarato al Fatto Quotidiano, il fatto che nelle scorse settimane siano giunti in Italia una ventina di soldati ucraini per ricevere l’addestramento allo scudo antiaereo Samp/T è “gravissimo, segno della partecipazione sempre più attiva dell’Italia nel conflitto”. In occasione delle comunicazioni alle Camere del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – il Consiglio Europeo si terrà giovedì e venerdì – 5 Stelle e Pd si presentano con due risoluzioni differenti. Un modo per “marcare la nostra identità sotto il profilo programmatico in politica estera”. Lo dice Alessandro Alfieri, senatore dem e membro della commissione Esteri.

Quali sono i contenuti salienti della risoluzione che presenterete in vista del Consiglio Europeo?

Ribadiremo la nostra posizione di sostegno all’Ucraina, sia sotto il profilo umanitario che a livello macro-finanziario.

E a livello militare?

Questo non è un punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Europeo. E, se i cinque stelle lo inseriranno nella loro risoluzione, lo faranno solo per marcare una distanza dal Pd rispetto alla nostra posizione che è molto chiara.

L’addestramento di militari ucraini per l’utilizzo del sistema Samp/T, dunque, non è un “segno della partecipazione dell’Italia al conflitto”, come ha sostenuto Conte?

L’Italia ha sottoscritto piani molto chiari. La formazione dei militari è prevista nell’alleanza atlantica. L’Italia, in questo modo, ottempera a un impegno preso. Il nostro Paese essendo all’interno dell’alleanza contribuisce a permettere all’Ucraina di esercitare una prerogativa irrinunciabile: difendersi dall’aggressione russa.

Pare che la linea del nuovo corso dem sia sostanzialmente in linea con quella impostata da Letta. 

Il Pd sostiene l’Ucraina e, tra l’altro, nella nostra risoluzione c’è una parte fondamentale nella quale chiederemo un impegno di tutti i Paesi europei affinché sostengano l’iniziativa della corte penale internazionale contro Putin e le deportazioni dei minori. Parallelamente, si impone per l’Europa la necessità di un’iniziativa per arrivare al cessate il fuoco. Anche perché la maggior parte delle conseguenze della guerra ricadono sul Vecchio continente. Insomma l’iniziativa deve avere un respiro europeo, nella cornice atlantica.

Che esiti prevede dalla visita di Xi a Mosca?

Francamente questa visita dimostra solo che la Russia è il junior partner della grande partita geopolitica che sta portando avanti il Paese del Dragone. La diplomazia cinese sta lavorando in una direzione molto chiara: rendere egemone la Cina non solo nel blocco Est, ma anche nel blocco Sud. Costruendo un asse.

A cosa si riferisce in particolare?

Sono rimasto assai colpito dalle operazioni che la Cina sta conducendo in Medio Oriente. Il capo della diplomazia cinese Wang Yi ritratto assieme al consigliere della sicurezza dell’Arabia Saudita e dell’Iran certifica la volontà di quel Paese di giocare una partita importante in quelle zone. La volontà che emerge è quella di costruire nuovi equilibri internazionali. Ed è per questo che assume sempre maggior importanza, per un Paese come il nostro, muoversi in una cornice europea e Atlantica. Ciò significa che tutto il blocco Occidentale deve tenere alta l’attenzione verso il Sud.

Che fare, alla luce di queste considerazioni, del memorandum firmato dall’Italia proprio con la Cina?

Fu sbagliato firmarlo allora, anche se il dossier era in mano leghista. Un grave errore fu quello di procedere da soli. Ed è per questo che occorre, su questa questione così delicata come il rapporto con la Cina, avere una prospettiva europea.

Una battuta sull’alleanza con il Movimento 5 Stelle?

Penso che le alleanze non si possano costruire a tavolino. Avremo tanto lavoro da fare nelle aule parlamentari. Vedremo che succederà in prospettiva.

×

Iscriviti alla newsletter