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Hacker cinesi in azione. Bucato l’account email dell’ambasciatore Usa

Violata la posta elettronica del diplomatico Burns e del capo dell’ufficio Asia-Pacifico del dipartimento di Stato. Perché questa rivelazione è importante in una fase complessa del rapporto tra le due superpotenze

Hacker legati a Pechino hanno avuto accesso all’account email di Nicholas Burns, ambasciatore statunitense in Cina. Lo riporta il Wall Street Journal.

Secondo le fonti del giornale l’attacco hacker avrebbe compromesso le email di centinaia di persone del governo americano. Fra queste anche quella di Daniel Kritenbrik, capo dell’ufficio Asia orientale e Pacifico della diplomazia americana. Dall’accesso agli account email di Burns e Kritenbrik, gli hacker potrebbero aver ottenuto informazioni riservate sulle recenti visite di funzionari dell’amministrazione in Cina ma anche alle conversazioni interne sulle politiche americane verso Pechino.

È una fase importante, quella attuale, per i rapporti tra le due superpotenze. L’amministrazione Biden ha inviato a Pechino due ministri (Antony Blinken e Janet Yellen, segretari rispettivamente di Stato e al Tesoro) e l’inviato speciale per il clima John Kerry per cercare di stabilizzare le relazioni. Nella capitale cinese è volato, informando la diplomazia americana, anche Henry Kissinger. L’ex segretario di Stato, da sempre pontiere tra Stati Uniti e Cina, è stato accolto con tutti gli onori anche dal leader Xi Jinping. Infine, si lavora al viaggio in Cina di Gina Raimondo, segretaria al Commercio. Anche la sua email è stata violata da hacker cinesi recentemente. In quel caso gli Stati Uniti non hanno puntato il dito contro la Cina. Ma le rivelazioni del Wall Street Journal sembrano un segnale di Washington a Pechino, che continua a sottrarsi alla riapertura dei canali di comunicazione militari.

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