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Pensando al de-risking. Usa, Corea del Sud e India creano un’altra linea strategica

Seul, New Delhi e Washington insieme per parlare di supply chain, tecnologia dei semiconduttori, biotecnologia, batterie e tecnologia dell’energia pulita, scienza e tecnologia quantistica, connettività digitale e chiaramente Intelligenza Artificiale. Una nuova linea strategica sul solco del de-risking dalla Cina

India, Corea del Sud e Stati Uniti avvieranno un dialogo tecnologico trilaterale informale nel primo trimestre del 2024 in risposta ai rapidi progressi della Cina nelle tecnologie critiche nell’Indo Pacifico. La decisione è stata presa durante l’appuntamento inaugurale del Next Generation Critical & Emerging Technologies Dialogue, tenutosi venerdì scorso a Seul tra funzionari locali e americani. “Tenere consultazioni guidate dal Consiglio di sicurezza nazionale e dall’Ufficio per la sicurezza nazionale con partner like-minded sulle tecnologie critiche ed emergenti, anche attraverso il lancio di un dialogo tecnologico trilaterale informale con l’India nel primo trimestre del 2024”, è uno degli obiettivi inseriti dallo statement della Casa Bianca dopo l’incontro.

Una fonte indiana fa notare che l‘elemento di attenzione e importanza dietro a questa dichiarazione è il controllo del processo affidato ai rispettivi consigli di sicurezza nazionale. Dimostra che c’è una consapevolezza ormai totale che il tema delle nuove tecnologie rientra all’interno di certi argomenti, confermando quindi la securitarizzazione in atto attorno alla competizione tecnologica (il che significa ricadute su industria, commercio e finanza, dunque sull’intera sfera economica).

Non a caso il gruppo Quad — il sistema di dialogo sulla sicurezza comune tra Usa, India, Giappone e Australia — ha già avviato una partnership simile nel campo delle tecnologie critiche. La trilaterale India-Stati Uniti-Corea del Sud potrebbe integrare l’iniziativa Quad, inserendo Seul nel sistema di dialogo e confermando il ruolo centrale affidato all’India (che nelle scorse settimane ha avviato qualcosa di simile anche con l’Ue).

Al vertice dei leader del Quad del 24 settembre 2021, i membri hanno lanciato i principi del gruppo su progettazione, sviluppo, governance e utilizzo della tecnologia. Secondo questi, il raggruppamento (che intanto sta anche lanciando progetti del genere sulla supply chain dei minerali), gli standard tecnologici dovrebbero promuovere l’apertura e l’interoperabilità, promuovere mercati competitivi e incoraggiare l’innovazione. A gennaio, quando toccherà all’India ospitare il nuovo incontro, ci saranno ulteriori implementazioni. 

India e Stati Uniti hanno anche affrontato certi argomenti nella revisione dell’iniziativa India-USA sulle Tecnologie Critiche ed Emergenti (iCET), che nei giorni scorsi è stata condotta sempre a livello di Consiglio per la Sicurezza nazionale (erano presenti i due vice), ampliando l’ambito di iCET a biotecnologia, lavorazione dei minerali critici e delle terre rare, connettività digitale e infrastrutture pubbliche digitali, materiali avanzati.

Allineare e adattare gli strumenti di protezione

Dall’incontro a Seul, presieduto dal consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan e dal collega della Repubblica di Corea, Cho Tae-yong: “Sullivan e Cho hanno sottolineato la loro intenzione di ancorare l’iniziativa a tecnologie strategiche che avranno le maggiori conseguenze per rafforzare la prosperità economica; rafforzare la resilienza contro le interruzioni della catena di approvvigionamento; e garantire vantaggi competitivi per le nostre due nazioni e per i partner che la pensano allo stesso modo”.

E ancora: “I consiglieri per la sicurezza nazionale hanno inoltre evidenziato l’importanza cruciale di allineare e adattare i nostri strumenti di protezione tecnologica, tra cui la Disruptive Technology Protection Network e i meccanismi di screening degli investimenti recentemente annunciati, come uno sforzo importante per prevenire la fuga di tecnologie sensibili e a duplice uso”.

Il dialogo Cet, per quanto concordato, guiderà la cooperazione in sei principali aree tecnologiche strategiche: supply chain, tecnologia dei semiconduttori biotecnologia, batterie e tecnologia dell’energia pulita, scienza e tecnologia quantistica, connettività digitale e chiaramente intelligenza artificiale – ormai immancabile in questo gesto genere di discussioni vista la sua importanza esplosiva.

Nello specifico, Stati Uniti e Corea del Sud hanno inoltre concordato di approfondire la collaborazione sui quadri di governance internazionale per l’AI, promuovendo iniziative internazionali che si rafforzano reciprocamente. La Corea del Sud ha inoltre sottolineato il suo contributo alla promozione delle discussioni internazionali sulle norme sull’intelligenza artificiale, anche attraverso la sua Carta dei diritti digitali. Il grande tema riguarda la definizione degli standard (procedurali e legali): Washington, capo delle Democrazie del mondo, non può permettersi che a dettare il passo sia l’autocrazia cinese. Anche questo è parte del de-risking.


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