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La diplomazia ucraina ha un nuovo volto (digitale). Ecco il primo portavoce creato con l’IA

IA portavoce ministero degli Esteri ucraina - Twitter

Si chiama Victoria Shi, per ribadire la vittoria di Kyiv nel conflitto. Prende spunto dall’artista e influencer nazionale Rosalia Nombre, nata nel Donbass, un altro rimando politico. Ma servirà soprattutto a far risparmiare tempo e risorse al governo, pur non sostituendo l’uomo, ed è uno dei modi con cui la tecnologia è entrata nel conflitto

La guerra non ferma il progresso tecnologico dell’Ucraina. Anzi, è proprio il conflitto ad averlo imposto. Non soltanto in termini militari, con droni e altre tipologie di armi sviluppate per respingere la Russia, ma anche comunicativi. Il governo ucraino è infatti il primo a essersi dotato di un portavoce ministeriale digitale, creato dall’intelligenza artificiale. Si è presentato attraverso un video, totalmente vestito di nero e con alle spalle la bandiera della sua nazione. Per dare una fisionomia quanto più umana possibile, il modello di IA si è ispirato a una cantante e influencer ucraina, Rosalie Nombre. Per diffondere speranza, specie in un momento così complesso, è stato scelto un nome simbolico: Victoria Shi non è solo l’abbreviazione di “intelligenza artificiale” nella lingua ucraina (shtuchniy intelekt), ma è anche un modo per ribadire ancora una volta che Kyiv vincerà.

Victoria Shi farà dunque le veci del ministero degli Esteri, ma senza sostituire l’uomo. L’ex portavoce Oleh Nikolenko ha terminato il suo mandato a inizio anno per spostarsi in Canada, dove svolgerà il ruolo di diplomatico. Il suo successore è stato già scelto e si stanno sbrigando le ultime pratiche prima che diventi operativo. Victoria Shi quindi comunicherà ciò che i dipendenti del dicastero le scriveranno e, per evitare raggiri, tutti i suoi messaggi saranno contrassegnati da un QR code che ne attesterà l’originalità. In mancanza del bollino, hanno precisato dal ministero, il contenuto non sarà autentico e si tratterà probabilmente di fake news.

Cosa abbia spinto Kyiv a scegliere Victoria è il risparmio di tempo e risorse, ma non solo. Il portavoce digitale rientra all’interno di un progetto digitale più grande, in cui l’intelligenza artificiale svolge un ruolo centrale per aiutare il governo ucraino. “I veri diplomatici saranno in grado di essere più efficaci e concentrarsi su altri compiti di assistenza ai cittadini”, ha chiarito il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.

Non è l’unico modo con cui l’IA è entrata di diritto all’interno della guerra. I sistemi d’arma vengono ovviamente perfezionati dalla tecnologia, che può moltissimo anche sul lato dell’immagine. Vale per l’Ucraina, ma anche per la Russia. Dopo due anni di lavoro, dovrebbe uscire il film del regista polacco Besaleel sul presidente Vladimir Putin, interamente riprodotto dall’IA. “Invitarlo in un studio per ventimila riprese non era un’opzione e i materiali d’archivio disponibili online non consentivano di addestrare un modello deepfake ad alta risoluzione adatto all’uso cinematografico”, ha spiegato. Pertanto, “abbiamo creato la nostra pionieristica tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, che ci consente di creare il personaggio cinematografico senza fare affidamento su un vero modello umano”.

Cosa che invece hanno fatto gli ucraini per Victoria Shi. Quella di farla assomigliare a una vera artista ed è stata certamente un’esigenza pratica, visto che è molto nota e seguita in patria, ma c’è anche un tema politico da tenere dentro. La cantante è nata a Donetsk, una delle province finite sotto occupazione russa: un chiaro segnale di come invece gli ucraini lo considerino un loro territorio, nonostante le differenze culturali. “Sono felice di essere diventata il prototipo del primo rappresentante statale digitale”, ha dichiarato Nombre. “Basta ignorare gli altri gruppi etnici che vivono in Ucraina. Smettetela di seguire il passato sciovinista”. Nel suo primo messaggio, Victoria Shi ha affermato che “con la mia nomina facciamo un salto nel futuro”. Ed è vero, in tutti i sensi.

 

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