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Crosetto lancia l’esercito cyber, 1.500 unità per la sicurezza digitale italiana

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato la nascita di un esercito cyber da 1.500 unità, pensato per proteggere infrastrutture e istituzioni dagli attacchi informatici. La nuova forza, inserita nelle Forze Armate, segna un passo nella modernizzazione della Difesa e punta a rafforzare la capacità dello Stato di reagire alle minacce digitali, in un contesto in cui la sicurezza informatica è ormai parte della sovranità nazionale

Il governo prepara una nuova struttura militare interamente dedicata alla difesa informatica. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato la nascita di un “esercito cyber” composto da 1.500 unità, destinato a operare nel campo della sicurezza digitale nazionale. L’obiettivo è dotare l’Italia di una capacità autonoma e integrata contro attacchi informatici e minacce ibride che colpiscono infrastrutture, istituzioni e imprese strategiche.

La decisione arriva in un momento in cui la dimensione cibernetica è diventata cruciale quanto quella terrestre, navale e aerea, con effetti diretti sulla sovranità e sulla stabilità economica del Paese.

Secondo quanto dichiarato dal ministro durante l’evento Comolake 2025: Digital Innovation Forum, “presto l’Italia avrà un esercito cyber da 1.500 unità”. Il nuovo corpo sarà inserito nell’ambito delle Forze Armate e avrà il compito di difendere i sistemi digitali del Paese. “La difesa deve essere pronta anche sul fronte digitale”, ha aggiunto Crosetto, sottolineando la necessità di adattare le strutture militari ai nuovi scenari globali. Il progetto prevede la formazione di personale altamente qualificato, con l’obiettivo di migliorare la capacità dello Stato di reagire ad attacchi e intrusioni nel cyberspazio.

Crosetto ha parlato di un’evoluzione inevitabile per garantire la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni di fronte a minacce sempre più complesse. L’iniziativa rappresenta una tappa del percorso di modernizzazione della Difesa e mira a costruire una rete di competenze in grado di integrare strumenti digitali, analisi dei dati e risposte rapide alle emergenze informatiche.

Durante l’intervento, il ministro ha ribadito che “gli attacchi informatici sono ormai una costante e rappresentano una minaccia per la sicurezza del Paese”. Il nuovo assetto, formato da personale selezionato e addestrato, dovrà coordinare in modo più efficace la risposta alle crisi digitali e rafforzare la cooperazione tra le componenti istituzionali coinvolte nella sicurezza cibernetica, delineando un approccio più organico e duraturo.


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