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Conte non tema l’Europa (e Renzi). Parla Licheri (M5S)

Giuseppe Conte non tema l’Europa e non tema il Movimento Cinque Stelle. La sua seconda manovra resisterà alle pressioni che arrivano da Bruxelles e anche a quelle grilline. Ettore Licheri, senatore pentastellato presidente della commissione per le Politiche Ue, non la vede così tragica. Sì, l’Europa ha chiesto chiarimenti a Roma sulla legge di Bilancio e sì, il M5S ha più volte storto il naso dinnanzi a una manovra giudicata lacunosa su più fronti, evasione in primis. Ma questo non vuol dire tempesta in arrivo. Anzi.

Senatore, l’Europa ha chiesto all’Italia ulteriori informazioni in merito alla manovra di bilancio appena varata dal Cdm. Dobbiamo preoccuparci più del necessario?

Nessuna preoccupazione. Si tratta di normali interlocuzioni che la Commissione intrattiene in ogni fase preliminare della Legge di Bilancio. In questo momento è importante far capire all’Europa che i debiti sovrani sono sostenibili solo se si rilancia la crescita degli investimenti e si rafforzano i diritti sociali. La cosa essenziale è che i saldi strutturali e gli obiettivi economici medi e a lungo termine siano messi in sicurezza, obiettivo questo pienamente centrato dal quadro d’insieme delineato dal Consiglio dei ministri.

Forse allora Conte dovrebbe preoccuparsi di più per possibili imboscate renziane in Parlamento?

È normale che ogni forza politica di governo esprima il proprio pensiero sulla scrittura della legge più importante di un governo, che è appunto la legge di Bilancio. Ed è altrettanto normale che si possano avere divergenze sull’interpretazione della politica fiscale ed economica che caratterizzerà il prossimo esercizio finanziario. Ma…

Ma?

Non è normale invece che i temi oggetto della sessione di bilancio diventino pretesto per esercizi di propaganda politica o forniscano lo spunto ad individualismi fini a sé stessi. Renzi è stato tra i primi promotori della nascita di questo governo sarebbe dunque paradossale ipotizzare da parte sua la volontà di dare una spallata ad una creatura politica che è anche sua.

A onor del vero anche il M5S non sembra essere troppo soddisfatto di questa manovra. Avete chiesto un vertice. Che cosa non vi torna?

Ci sono tre proposte che per noi sono imprescindibili nella scrittura della manovra, inasprire le pene per i grandi evasori ed introdurre la confisca per sproporzione, abbattere i costi delle carte di credito e dell’utilizzo del Pos per i nostri commercianti, mantenere il regime del 15% per le giovani partite Iva. L’obiettivo di questa manovra per noi del Movimento 5 Stelle è aiutare gli imprenditori, le partite Iva ed i commercianti per fare insieme a loro una vera lotta all’evasione. Per troppi anni in Italia si sono utilizzati strumenti sanzionatori per punire i piccoli e si sono ignorati gli strumenti per perseguire i grandi evasori.

Licheri, dimentichiamo la manovra. Quale dovrebbe essere la posizione dell’Italia sulla crisi siriana?

La posizione dell’Italia è stata netta e severa fin dal primo giorno di crisi. La Turchia ha violato le norme del diritto internazionale dietro il pretesto di una operazione antiterroristica. Ed è bene che si sappia che il diritto internazionale si fonda sul rispetto dei confini tra Stati. Violare i confini significa violare le regole del Diritto internazionale. L’Italia chiede che l’esercito turco abbandoni immediatamente i territori siriani.

Si parla di una fascia di sicurezza lungo il confine…

L’eventuale creazione di una fascia di sicurezza che corra lungo la linea di confine tra i due Paesi deve essere subordinata al controllo diretto delle forze delle Nazioni Unite. Qualsiasi altra ipotesi sarebbe inaccettabile.

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