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Gli italiani? Annullano i viaggi ed apprezzano la vita quotidiana a casa

Gli italiani temono i viaggi per timore di contrarre il coronavirus, ma allo stesso tempo sono soddisfatti della condizioni di vita e di quelle economiche che percepiscono nel Paese. Questi spaccati della condizione italiana si desumono rispettivamente da un’indagine che Facile.it ( il sito che compie l’attività di comparazione di prodotti assicurativi, prodotti finanziari e tariffe nonché servizi di marketing, ndr) ha commissionato a mUp Research e Norstat e da uno specifico Report che l’Istat ha diffuso questa mattina.

L’INDAGINE DI FACILE.IT

Secondo la prima indagine, svolta nel mese in corso, 1.830.000 italiani hanno annullato i viaggi che avevano in programma nei prossimi tre mesi, anche se la destinazione non era la Cina. La decisione di non viaggiare è stata presa in modo del tutto indipendente dalla destinazione prevista per il viaggio visto che il 62,9% delle cancellazioni riguarda viaggi all’interno dei confini nazionali. Per chi aveva in programma un viaggio e ha scelto di annullarlo, nel 19,7% dei casi la destinazione era comunque un paese asiatico, nel 2,2% una nazione africana e, nel 15,1% una europea. Se a livello nazionale la percentuale di chi ha scelto di annullare il viaggio è stata pari al 6,8%, analizzando i dati su base territoriale si scopre come il fenomeno sia molto inferiore al Nord Ovest (3,4%) e notevolmente superiore al Sud e nelle Isole, area in cui la percentuale di viaggiatori che ha deciso di rimanere a casa sale fino al 10,8%. Meno drastici invece i 2.530.000 di italiani che hanno scelto di cambiare destinazione. Fra loro il 26,7% aveva in programma un viaggio all’estero e, nello specifico, ancora una volta la maggior parte (14,4%) sarebbe dovuto andare in Asia, il 5,1% in Africa e il 11,6% in Europa.

A modificare i loro piani di viaggio sono stati soprattutto i viaggiatori con età compresa fra i 25 ed i 34 anni e, a seguire, quelli fra i 18 ed i 24 anni. Più prudenti quei viaggiatori (il 6,8% del campione intervistato) che, per tutelare sé stessi ed il proprio viaggio hanno semplicemente scelto di sottoscrivere un’assicurazione viaggio o sanitaria prima non prevista. A farlo sono stati soprattutto i residenti nel Meridione (9,7%) e nel Centro Italia (8,5%) e i viaggiatori con età compresa fra i 25 ed i 34 anni. Piccola curiosità, fra chi ha scelto di sottoscrivere questo genere di copertura ancora una volta la meta più frequente era l’Italia (7,8% vs 5,9%).

IL RAPPORTO ISTAT

Per quanto riguarda la soddisfazione degli italiani per com’è la vita all’interno dei confini nazionali, i dati odierni del Rapporto Istat sono espliciti. Addirittura risulta che la soddisfazione per la vita nel complesso migliora rispetto all’anno precedente, confermando un trend positivo iniziato nel 2016. Dopo la stasi del 2017-2018, l’Istituto di statistica segnala che torna a crescere la quota di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica, raggiungendo il 56,5%. In particolare, l’Istat rileva che è pari al 43,2% la quota di persone che dichiarano una elevata soddisfazione per la loro vita e che tra i giovani di 14-24 anni è oltre il 50%, è il 56,5% la percentuale di persone di 14 anni e più soddisfatte per la situazione economica personale, mentre il 23,9% è la percentuale di chi ha fiducia nel prossimo pur continuando tra i cittadini a prevalere un atteggiamento di cautela, migliora la fiducia negli altri: la quota di persone per cui la maggior parte della gente è degna di fiducia raggiunge il 23,9% nel2019 rispetto al 21,0% del 2018.

Cresce nel 2019 la fiducia negli altri dei giovani italiani. Stando al Rapporto dell’Istat, lo scorso anno è aumenta la fiducia dei giovani tra i 20-34 anni, passando dal 21% ad oltre il 25%. La percentuale di chi ha fiducia negli altri è del 23,9%. Ed è stabile e più elevata la soddisfazione nella vita e nelle condizioni dell’economia dei cittadini italiani del Nord del Paese, una condizione che è in aumento anche nelle altre ripartizioni sebbene al Sud si registrino invece livelli più bassi, confermando così lo storico dualismo Nord-Sud. A livello territoriale, l’Istat rileva infatti che il Nord presenta la quota più alta di coloro che dichiarano un voto compreso tra 8 e 10 rispetto alla soddisfazione perla vita (46,7%).

Al Centro l’Istat rileva una quota intermedia (42,3%)e il Mezzogiorno la quota minore (39,2%). Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il Trentino-Alto Adige (62,2%), la Valle d’Aosta (54,7%) e il Piemonte (48,7%), quelle con i livelli più bassi sono la Campania (31,6%) e la Calabria (39,5%). Rispetto al 2018, le differenze territoriali sono in riduzione ma ancora consistenti. La quota di persone che esprimono i punteggi più alti è stabile al Nord mentre risulta in crescita nella ripartizione centrale (dal 39,2% del 2018 al 42,3% del 2019) e nel Mezzogiorno (dal 35,1% del 2018 al 39,2%del 2019). I differenziali territoriali, continua l’Istat, “si riproducono indipendentemente dalle caratteristiche socio-demografiche dei residenti e si conferma lo storico dualismo tra Nord e Sud del Paese”.

LA FIDUCIA DEI GIOVANI

Un possibile nesso tra l’indagine di Facile.it ed il Report dell’Istat? L’emergenza virus, tra le tante conseguenze che ha provocato nella popolazione nazionale ha soprattutto modificato la propensione degli italiani a muoversi nel Paese ed all’estero. Questo dato di fatto, molto probabilmente, ha indotto a rivalutare il posto in cui si vive abitualmente e le condizioni che lo caratterizzano, siano esse di vita, o economiche. Insomma, rispetto all’epidemia virale che fa paura al mondo si sta bene a casa e si cerca di condurre la vita di sempre, fiduciosi di poter fronteggiare i disagi derivanti dalle previsioni di crisi economica. Soprattutto i giovani dimostrano di apprezzare le condizioni di vita in cui si trovano. Un tangibile segno di speranza, davvero imprevedibile data l’aria che tira.


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