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Chi c’era alla presentazione del libro di Marco Alverà. Foto di Pizzi

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Paolo Garonna
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Paolo Ruffini
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Vito Cozzoli
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Vito Cozzoli
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Eutimio Tiliacos
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Eutimio Tiliacos
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Eutimio Tiliacos, Paolo Garonna
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Gaetano Quagliariello, Liberio Andreatta
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Gaetano Quagliariello, Liberio Andreatta
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Gaetano Quagliariello, Gianni Letta
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Gaetano Quagliariello, Mauro Libè
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Gaetano Quagliariello
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Gaetano Quagliariello, Pietro Pittalis
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Giancarlo Giorgetti, Agostino Vallini
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Giancarlo Giorgetti, Agostino Vallini
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Giancarlo Giorgetti, Agostino Vallini
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Giancarlo Giorgetti, Agostino Vallini
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti, Gianni Letta
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Giancarlo Giorgetti, Gianni Letta
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Giancarlo Giorgetti, Gianni Letta
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Gianni Letta
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Gianni Letta
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Gianni Letta, Agostino Vallini
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Gianni Letta, Agostino Vallini
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Gianni Letta
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Gianni Letta
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Gianni Letta
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Gianni Letta
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Gianni Letta
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Gianni Letta, Gianluca Comin
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Gianni Letta, Mauro Libè
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Gianni Letta, Mauro Libè
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Gianni Letta
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Marco Alverà, Gianni Letta
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Marco Alverà, Gianni Letta
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Gianni Letta, Paolo Garonna
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Gianni Letta, Paolo Garonna
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Gianni Letta, Paolo Garonna
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Gianni Letta, Pietro Pittalis
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Agostino Vallini
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Agostino Vallini
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Gianni Letta, Agostino Vallini
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Maria Latella
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Maria Latella, Marco Alverà
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Tra il pubblico Giancarlo Giorgetti e Andrea Cioffi
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Tra il pubblico Giancarlo Giorgetti e Andrea Cioffi
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Giancarlo Girogetti
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Gianni Letta
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Gianni Letta, Marco Alverà
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Marco Alverà, Agostino Vallini
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Marco Alverà
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Marco Alverà
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Marco Alverà
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Marco Alverà
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Marco Alverà, Maria Latella, Gianni Letta

Si è tenuto ieri il dibattito promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e Snam, presso il Palazzo del Vicariato Maffei Marescotti a Roma, dal titolo “La sostenibilità ambientale per una società inclusiva nel post pandemia. Una sfida globale per superare le disuguaglianze”, il tema: la sostenibilità ambientale, la nuova sfida globale per superare le disuguaglianze che nella fase post Covid lo sarà ancora di più e il ruolo sociale delle imprese potrà fare la differenza.

Dopo i saluti di benvenuto di Eutimio Tiliacos, segretario generale della Fondazione Centesimus Annus, sono intervenuti Paolo Garonna, professore dell’Università Luiss Guido Carli, Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, e Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Le conclusioni sono state affidate a Gianni Letta, presidente di Civita.

Il dibattito, moderato dalla giornalista Maria Latella, è stato occasione per discutere del nuovo libro dell’ad di Snam Alverà, dal titolo “Rivoluzione idrogeno. La piccola molecola che può salvare il mondo” incentrato proprio sulla possibile riflessione sulla lotta ai cambiamenti climatici, oggi più urgente che mai, anche immaginando soluzioni che promuovano una maggiore equità. Come spiegato da papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, infatti, la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici riguardano anche la ricerca di un modello di consumi e di sviluppo più inclusivo e attento alle aree svantaggiate. La crisi ambientale e quella sociale rappresentano due aspetti dello stesso problema, come confermato dai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Sposando l’invito alla «cura della casa comune», Alverà nel suo libro pone l’accento sul fatto che senza misure drastiche per ridurre le emissioni di CO₂, nel 2100 la temperatura media del pianeta aumenterà di quattro gradi e per scongiurare il rischio serve un massiccio intervento di decarbonizzazione planetaria, con un approccio sovranazionale e trasversale ai vari comparti energetici, in grado di promuovere il lavoro, le attività economiche e migliorare gli standard di vita.

L’idrogeno può essere la soluzione da affiancare all’elettricità rinnovabile. Utilizzando le infrastrutture esistenti, questo vettore può portare energie rinnovabili in settori complessi da decarbonizzare come l’industria, il riscaldamento e il trasporto pesante. Ma soprattutto l’idrogeno è in grado di promuovere uno sviluppo più equo: molti paesi potranno produrre energia a basso costo dal sole o dal vento, utilizzandola per alimentare il loro sviluppo e per esportarla. Non da ultimo, l’idrogeno può contribuire a soddisfare in modo pulito il fabbisogno energetico di una popolazione in continua crescita, favorendo prosperità, produttività e sicurezza.

Per vincere la sfida della lotta ai cambiamenti climatici e alle disuguaglianze serve, quindi, un dialogo costante tra tutti gli attori della società per trovare le migliori soluzioni, a partire dal giusto equilibrio tra l’esigenza di garantire i fabbisogni di energia in modo equo, sicuro e a costi accessibili e la necessità di farlo in modo compatibile con l’ambiente.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata


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