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Euspa sceglie ancora Spaceopal per gestire Galileo

Spaceopal, joint venture tra Telespazio e Dlr-Gfr, confermata dall’Euspa per altri cinque anni nel ruolo di Service operator per il sistema di navigazione e posizionamento satellitare europeo (Gnss) Galileo che vede un forte contributo del nostro Paese. Si occuperà di erogare segnali di navigazione e di controllare i satelliti in orbita. Tutti i dettagli

L’agenzia dell’Ue per il programma spaziale (Euspa) ha confermato Spaceopal, la joint venture paritaria tra Telespazio e Dlr-Gfr (una controllata dell’Agenzia spaziale tedesca Dlr), per svolgere nei prossimi cinque anni il ruolo di Galileo service operator (Gsop). In questo modo gestirà il sistema di navigazione e posizionamento satellitare europeo (Gnss) Galileo fino al 2026, garantendo una continuità di servizio rispetto al passato nel ruolo di responsabile delle operazioni e della logistica integrata dell’intero sistema; operando anche nella gestione della rete globale di comunicazione.

Le dichiarazioni

“La nostra missione in Euspa è assicurare che gli utenti abbiano accesso a servizi Galileo sicuri e performanti. Con questo contratto facciamo in modo di garantire i servizi del sistema di posizionamento più preciso al mondo a più di 2,5 miliardi di utenti in tutto il mondo”. Così ha commentato il rinnovato accordo Rodrigo da Costa, direttore esecutivo di Euspa, ponendo l’accento sul servizio di efficientamento di Galileo. Al direttore ha fatto eco Marco Folino, ceo di Spaceopal, affermando che l’aggiudicazione di questa fase contrattuale rappresenti “la conferma della fiducia e dell’apprezzamento del lavoro svolto da Spaceopal in questi anni. Continueremo a lavorare al fianco di Euspa e delle Istituzioni europee per garantire l’efficienza del sistema e per sviluppare nuovi servizi sempre più innovativi per gli utenti Galileo di tutto il mondo”.

L’accordo

La storia di Spaceopal con Galileo è iniziata già nel 2016, quando la joint venture si era aggiudicata la gara Gsop per la gestione delle operazioni del programma Galileo con un primo contratto di circa 1,5 miliardi di euro. Così sotto la responsabilità dell’Agenzia europea, Spaceopal ha rinnovato la volontà di operare e manutenere Galileo sia per quanto riguarda i segmenti spaziali, sia nei segmenti di terra. Si occuperà infatti di diversi aspetti del sistema satellitare, dal controllo e monitoraggio alla gestione del servizio, dalla logistica e manutenzione di sistemi e infrastrutture al supporto delle attività di evoluzione, e infine dalla fornitura di servizi abilitanti al supporto degli utenti. Tali attività si svolgeranno in diversi siti in Europa, sia nel Centro di controllo Galileo del Fucino (in provincia de L’Aquila) presso il Centro “Pietro Fanti” di Telespazio – ampliato lo scorso novembre -, sia presso il sito della Dlr nel Centro gemello tedesco di Oberpfaffenhofen (Monaco di Baviera). Non solo, Spaceopal opererà anche in Spagna, nel Centro servizi di Galileo a Madrid, occupandosi della manutenzione dell’interfaccia tra Galileo e gli utenti, nonché della rete di siti e stazioni a terra distribuiti nel mondo che sono connessi dal Galileo data distribution network.

Il Galileo

Il Galileo è nato come una necessità dell’Ue di emanciparsi dal sistema americano Gps, dotandosi di una capacità tecnologica autonoma che permesse un servizio di posizionamento globale affidabile e ad alta precisione, interoperabile con gli altri sistemi internazionali. Gestito dalla Commissione europea con Euspa in qualità di responsabile della gestione del servizio e l’Agenzia spaziale europea (Esa) come autorità di progettazione del sistema, Galileo è stato concepito per usi civili. Dal supporto alle attività della protezione civile al miglioramento nella gestione di operazioni di emergenza, il sistema satellitare può offrire un’accuratezza inferiore ai dieci centimetri nel posizionamento. Progettato dall’Ue e dall’Esa, fin dall’inizio Galileo ha visto un forte contributo del nostro Paese. Tra i principali protagonisti italiani nel programma vi sono infatti l’Agenzia spaziale italiana (Asi), insieme all’industria nazionale rappresentata da Telespazio, Thales Alenia Space, e Leonardo.

(Foto: Telespazio pressoffice)

 



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