La presentazione ufficiale è prevista per domani pomeriggio in Campidoglio in occasione dell’insediamento ufficiale della nuova Assemblea Capitolina, ma già oggi Virginia Raggi ha in programma di incontrare la sua squadra di assessori per la prima riunione. “La giunta è pronta“, ha infatti commentato ieri il sindaco di Roma dopo l’ennesima giornata di trattative febbrili, pur senza indicare nomi e cognomi di chi la comporrà. Ma chi sono e cosa pensano gli uomini e le donne chiamati dal primo cittadino ad amministrare la capitale d’Italia?
RIVOLUZIONE AL GABINETTO
Di sicuro saranno revocate le nomine già fatte da Raggi per il suo gabinetto. L’ex consigliere comunale e fido braccio destro del sindaco Daniele Frongia (qui l’approfondimento di Formiche.net sulla sua biografia e qui sulle sue idee economiche) – in principio nominato capo di gabinetto – assumerà il ruolo di vicesindaco al quale potrebbe sommare, ma non è ancora sicuro, anche una delega operativa: si parla dell’assessorato alle partecipate che il primo cittadino ha dichiarato di voler istituire. Sarà, invece, destinato ad altra funzione all’interno dell’amministrazione capitolina Raffaele Marra – il pomo della discordia tra Raggi e molti grillini, (compreso lo stesso Beppe Grillo) – che il sindaco, su indicazione di Frongia, aveva nominato vicecapo di gabinetto vicario. Una scelta, quest’ultima, che aveva creato non pochi grattacapi a Raggi, infine costretta al passo indietro per l’opposizione del mini-direttorio romano – Roberta Lombardi in testa – e per la famosa telefonata arrivatale da Grillo.
IL RITORNO DI MORGANTE
Nominati e revocati nel giro di qualche giorno per far posto al magistrato della Corte dei Conti Daniela Morgante. Per lei si tratta di un ritorno in Campidoglio, dove ha già lavorato nella prima giunta guidata da Ignazio Marino, dalla quale si era dimessa nell’aprile 2014 – dopo neppure un anno di lavoro – per i contrasti con il sindaco marziano, alcuni assessori e un pezzo della sua maggioranza in Campidoglio. “Troppo votata al rigore“, la accusavano i suoi detrattori. Romana, classe 1973, diplomata con il massimo dei voti al liceo classico e poi laureata in Giurisprudenza alla Sapienza con 110 e lode: nel 2000 diventa avvocato, qualche anno dopo – nel 2007 – magistrato. Nella sua biografia vanta anche un’esperienza di due anni in Consob e di sei in Banca d’Italia. La sua nomina – si vocifera al Campidoglio – rappresenta una vittoria di Lombardi e del suo braccio destro Marcello De Vito (il recordman di preferenze alle ultime amministrative destinato a guidare l’assemblea capitolina), come sottolinea questa mattina anche il Corriere della Sera.
I CONTI A MINENNA
Lo hanno corteggiato per settimane e alla fine sembra che si sia convinto ad accettare: secondo tutte le indiscrezioni, a guidare l’assessorato al Bilancio sarà Marcello Minenna, il dirigente Consob (attualmente ricopre il ruolo di Responsabile dell’Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria), esperto di contratti derivati, da anni in contrasto con il presidente dell’Autorità di regolazione della Borsa Giuseppe Vegas. Per sapere cosa pensa, basta farsi un giro sul suo sito internet nel quale sono citati tutti i suoi articoli e i suoi passaggi in tv. L’ultimo due giorni fa, ospite dell’approfondimento di economia di Sky TG24. Classe 1971 e laureato in Bocconi con 110 e lode, Minenna ha al suo attivo anche diverse pubblicazioni tra cui il libro sull’euro “La moneta incompiuta” datato 2013. Per vincere le sue resistenze si dice sia servito l’intervento di Luigi Di Maio, il leader dei cinquestelle – candidato in pectore alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche – particolarmente attivo negli ultimi giorni per sanare i contrasti interni al movimento e consentire a Raggi di varare la sua squadra di governo per Roma.
LA SCELTA PER LE POLITICHE SOCIALI
Lo stesso Di Maio ha avuto un ruolo fondamentale nell’individuare anche un’altra casella della giunta Raggi, quella di assessore alle Politiche sociali. Incarico che sarà ricoperto da Laura Baldassarre, un tecnico prestato alla politica, con grande esperienza nel settore dei diritti dell’infanzia di cui è considerata una dei principali esperti in Italia. Baldassarre ha a lungo lavorato in Unicef Italia come responsabile per l’advocacy istituzionale e poi all’Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza: esperienze nel corso delle quali ha conosciuto e lavorato con Vincenzo Spadafora, attuale capo delle relazioni istituzionali di Di Maio, con un passato proprio in Unicef Italia e da presidente del Garante dell’infanzia.
L’URBANISTICA A BERDINI
Confermatissimo al delicato assessorato all’Urbanistica Paolo Berdini (qui l’approfondimento che gli ha dedicato Formiche.net) – una delle poche nomine ad essere annunciate da Raggi prima della vittoria al ballottaggio contro Roberto Giachetti – che ormai da giorni rilascia dichiarazioni pubbliche come se fosse già in carica. Spauracchio dei costruttori – contro i quali non perde occasione di scagliarsi – nemico giurato del Piano regolatore del 2008 varato da Walter Veltroni (non a caso da lui definito in un’intervista al Corriere della Sera “il peggior sindaco” dal punto di vista urbanistico) e con una provenienza politica ben radicata a sinistra fin dai tempi del Pci. In questi giorni hanno fatto in particolar modo discutere le sue posizioni sul nuovo stadio della Roma – sulla cui pubblica utilità si è già pronunciata favorevolmente l’Assemblea Capitolina – che la società di James Pallotta vuole costruire nell’area di Tor di Valle. Prima profondamente contrario – come ha ribadito in numerose occasioni – poi via via sempre più tiepido, anche per non contrastare la linea del “non intervento” su cui sembra essersi attestato il sindaco.
UN RUTELLIANO ALLA CULTURA
Nitida provenienza da sinistra – o meglio dal centrosinistra – anche per un altro degli assessori scelti da Raggi, il rutelliano Luca Bergamo (qui il suo ritratto su Formiche.net) che guiderà la cultura. Il sindaco l’ha richiamato in Italia da Bruxelles dove dal 2012 è stato segretario di Culture Action Europe, network europeo nato con l’obiettivo di fare pressioni sulle istituzioni comunitarie a tutela e difesa di centinaia di musei, teatri, associazioni e biblioteca sparse nel vecchio continente. In Campidoglio ci ha già lavorato e neppure per poco, ai tempi delle due giunte guidate da Francesco Rutelli: prima come consulente per le Risorse Umane e l’organizzazione, quindi come capo delle politiche giovanili e, infine, “da esterno” in qualità di creatore e organizzatore del Festival Culturale Enzimi, molto famoso in quegli anni a Roma. Nel suo curriculum vanta anche la guida dell’Agenzia Nazionale per i Giovani durante il secondo governo di Romano Prodi.
UN TECNICO PER I RIFIUTI DI ROMA
Non ha provenienza politica ma squisitamente tecnica, invece, Paola Muraro (ecco l’articolo di Formiche.net), che si occuperà di rifiuti e decoro urbano, uno dei principali talloni d’Achille di Roma, com’è evidente dallo stato di degrado in cui versa attualmente la capitale. Dal 2004 consulente di Ama – l’azienda capitolina dei rifiuti – alla quale, secondo quanto denunciato da Repubblica in questi giorni, avrebbe indirizzato una diffida per ottenere 200.000 euro per il riconoscimento dei diritti economici derivanti dall’utilizzo di un brevetto relativo a un processo di gestione dei rifiuti inventato dalla stessa Muraro. La ricostruzione è stata però smentita dal presidente e amministratore delegato di Ama Daniele Fortini: “In Ama abbiamo contenziosi, e anche pesantissimi, ma non con la dottoressa Muraro“. Una nomina, la sua, fortemente contestata dai teorici della filosofia rifiuti zero, da alcuni comitati di quartiere della Capitale e anche da un pezzo della galassia grillina della capitale che ha pure presentato una petizione su Change.org per chiedere a Raggi di fare marcia indietro. Dall’accusa di avere un’anima “inceneritorista” Muraro si è però difesa senza mezzi termini: “Non è vero. A Roma non ci sarà nessun inceneritore“.
L’UOMO DI CASALEGGIO ALLO SVILUPPO
Nella giunta di Raggi ci sarà anche un assessore che – stando alle ricostruzioni di questi giorni dei quotidiani – sarebbe stato scelto direttamente da Davide Casaleggio. Si tratta di Adriano Meloni, “stimato da Casaleggio e amico di Davide” secondo Iacopo Jacoboni de La Stampa. Arriva da Milano dove ha conosciuto il fondatore del movimento con la cui società (la Casaleggio Associati) ha anche collaborato: nel suo passato l’incarico fino al 2008 di amministratore delegato di Expedia Italia, il sito web di viaggi dov’è possibile prenotare biglietti aerei, hotel e tantissimi altri servizi, fondato da Microsoft e attivo in oltre 30 paesi in tutto il mondo. Oggi Meloni guida, invece, Trydoo.com, il primo sito italiano di offerte viaggio, e Sunrise Travel, una società di consulenza aziendale specializzata nello stesso settore. Nell’amministrazione capitolina sarà al vertice dell’assessorato allo Sviluppo e al commercio.
OBIETTIVO SEMPLIFICAZIONE
Formalmente – come ha annunciato la stessa Raggi – si chiamerà assessorato alla Roma semplice, ma praticamente sarà di una struttura chiamata a semplificare la super complessa macchina burocratico-amministrativa della Capitale. L’obiettivo lo ha indicato proprio il sindaco: far sì che Roma “sia smart, digitalizzata e informatizzata“. Per realizzarlo il primo cittadino ha deciso di affidarsi alla presidente degli Stati Generali dell’Innovazione Flavia Marzano. Laureata a Pisa in Scienze dell’informazione, attualmente, tra le altre cose, insegna Tecnologia della pubblica amministrazione nelle università La Sapienza e Link. E’ molto attiva su Twitter dove può vantare più di undicimila follower e dove, questa mattina, si è rivolta a chi la segue con la domanda: “Suggerimenti?“.
IL NODO MOBILITA’
Alla stato attuale i dubbi principali si addensano sull’assessorato alla Mobilità, forse il più importante per una città come Roma con un sistema di mezzi pubblici da mettere i brividi e con un’azienda dei trasporti – l’Atac – sempre in bilico tra inefficienza e rischio fallimento. Raggi e i cinquestelle hanno sondato molte persone ma quasi tutte nel corso dei giorni hanno finito per declinare. Da qui l’idea – rilanciata ad esempio questa mattina da Repubblica – di affidare questa materia al consigliere uscente e rieletto Enrico Stefàno, da molti inserito a pieno titolo nel cosiddetto “raggio magico” del sindaco. Non è scontato però che vada in questo modo perché nel movimento in molti preferirebbero affidare un settore così decisivo a qualcuno che sia più esperto. Sul Corriere della Sera, ad esempio, Ernesto Menicucci scrive che l’incarico potrebbe essere affidato a Ivana Paniccia (qui il suo curriculum vitae) – attuale funzionario dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti guidata da Andrea Camanzi – con un passato anche alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Che si tratti di una materia fondamentale, comunque, è confermato anche dai rumors rimbalzati in mattinata: il primo cittadino – che ha partecipato a una riunione sull’argomento insieme ad esperti anche del movimento – starebbe pensando di creare una task force sulla mobilità sostenibile: una sorta di cabina di regia con esperti e tecnici, che sarà di supporto al futuro assessore. Proposta che sembra rafforzare l’ipotesi che la possa spuntare, infine, Stefàno.
A completare la squadra ci dovrebbe essere, infine, l’ex campione di rugby Andrea Lo Cicero, annunciato da Raggi ad Ostia prima del ballottaggio ma tornato in bilico nelle ultime ore.