“Sindaco o sindaca?” “Chiamatemi Virginia”. È iniziata così, il 23 giugno scorso, la storia del primo sindaco donna di Roma.
In questi 70 giorni di mandato la grillina Virginia Raggi si è iniziata ad abituare, tra baci, abbracci e sorrisi, a tagli di nastri, inviti alle première, pie celebrazioni, feste giornalettistiche, superando le lacrime dei primi giorni e alcuni dei mugugni con diversi membri del governo. Ma le grane sono tutt’altro che superate: prima la questione dell’organizzazione della giunta, poi i giudizi sulle nomine, la questione dei maxi stipendi e così via fino ad arrivare, a poco più di due mesi dall’arrivo in Campidoglio, alle prime due defezioni nella sua amministrazione capitolina. Revocata la nomina del capo di gabinetto Carla Raineri, si è dimesso oggi, giovedì primo settembre, l’assessore al Bilancio Marcello Minenna.