“C’è una crisi di identità che investe le nostre comunità”, che aumenta “le incertezze”, ma “non dobbiamo aumentare l’incertezza diffondendo paura ma arginarla con il lavoro delle istituzioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Ufficiali dei Carabinieri Ugo De Carolis a Roma. “I carabinieri sono vicini alle nostre comunità”, ha rilanciato Gentiloni, “non c’è un’emergenza da affrontare ma un paese da rassicurare”.
L’inaugurazione si è tenuta il 14 febbraio nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri, in via Aurelia a Roma, alla presenza della ministra della Difesa Roberta Pinotti, del ministro dell’Interno Marco Minniti, del procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone.
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, probabilmente ha fatto venire voglia ai giovani Carabinieri che l’ascoltavano di diventare dei leader, o almeno di provarci: “Ho sempre creduto nella qualità della formazione”, ha detto, e quella militare è “una formazione alla leadership. Un leader sa ascoltare, sa approfondire e guardare lontano e mantiene la curiosità e il gusto dell’approfondimento. Un leader sa dialogare e indicare la strada, anche con fermezza e decisione, ma con senso della misura. Un leader sa riconoscere i suoi errori”. E nel caso dell’Arma la capacità di leadership è essenziale dalla piccola stazione all’importante comando (continua a leggere l’articolo di Stefano Vespa).
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