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Tutti i dettagli su vaccini, invecchiamento e spesa pubblica

Longevità, vaccini e spesa pubblica. Questi i tre fattori – inevitabilmente legati fra di loro – di cui si è parlato alla roundtable #GenerazioneInForma, organizzata da Formiche in collaborazione con Gsk.

“Siamo partiti da un dato di fatto inconfutabile e sotto gli occhi di tutti, l’invecchiamento della popolazione”, ha detto Massimiliano Di Domenico, a capo delle Relazioni istituzionali e comunicazione per Gsk Italia. “Riteniamo che questo innalzamento della speranza di vita, aspetto molto importante e positivo, debba essere accompagnato da un miglioramento della qualità della vita proprio nelle fasce alte della popolazione”.

In un Paese sempre più longevo come l’Italia, dove la speranza di vita è in costante aumento, la salute degli over 65 diventa infatti sempre più importante. All’allungamento della speranza di vita, del resto, non sempre corrisponde un’altrettanta elevata qualità della stessa. Circa un anziano su due soffre di almeno una malattia cronica grave o è multicronico; il 37,7% degli anziani riferisce di provare dolore fisico, in media, una volta al mese e Il 23,1% degli anziani, inoltre, ha gravi limitazioni motorie.

Molte vaccinazioni diventano quindi di cruciale importanza, proprio nella popolazione anziana, per la prevenzione di gravi malattie. “In questo contesto – ha commentato Di Domenico – la nostra mission aziendale ‘do more feel better live longer’, ci ha stimolato a organizzare un momento di incontro-confronto con rappresentanti di altissimo livello del mondo politico-istituzionale, della società civile, del mondo imprenditoriale e giornalistico per confrontarci in maniera propositiva e costruttiva sull’importanza della prevenzione in età adulta e, all’interno di tale concetto, del ruolo fondamentale della vaccinazione come strumento efficace di prevenzione primaria proprio in quelle fasce di età più avanzate”.

Ogni anno, in Italia, sono migliaia i decessi per complicanze da influenza e per broncopolmonari di origine batterica, quasi tutti tra gli anziani. La polmonite è ancora la prima causa di morte per malattie infettive nei Paesi occidentali, spesso anche per via di un errato bacino informativo: tra gli anziani, solo uno su tre sa che si può morire di polmonite.

Secondo quanto riferito dall’Istituto superiore di sanità, i vaccini rappresentano inoltre uno degli interventi sanitari dal miglior profilo costo-beneficio sul breve e lungo termine. Si stima un costo a livello nazionale di 97 milioni di euro per le malattie infettive che, con l’uso appropriato delle vaccinazioni, potrebbe essere ridotto di circa 50 milioni di euro. Secondo un’analisi sui benefici della vaccinazione antinfluenzale, ad esempio, con una copertura vaccinale del 75%, contro la media europea del 44%, vi sarebbe un risparmio sulla spesa sanitaria pari a 439 milioni di euro. Ancora più netto il risultato sul costo delle ospedalizzazioni: una copertura vaccinale ipotetica del 100% nella popolazione a rischio di cinque Paesi europei (Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito) permetterebbe un risparmio di circa 1,59 miliardi di euro considerando il solo costo dei ricoveri.

A partecipare alla discussione, fra gli altri, la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco della commissione Finanze; l’onorevole Ignazio Abrignani della commissione Attività produttive, il presidente della commissione Lavoro al Senato, Maurizio Sacconi; la senatrice Maria Rizzotti della commissione Igiene e aanità; Massimo Egidi, professore di Economia e già rettore della Luiss; il direttore di Happy Ageing Marco Magheri; il presidente di ItaliaLongeva Roberto Bernabei e il presidente Enpam, Alberto Oliveti. A moderare la tavola rotonda, Paolo Messa, editore di Formiche.

“Siamo certi – ha concluso Di Domenico – che questo incontro/confronto potrà generare ulteriori momenti del genere, ma soprattutto generare iniziative, idee, proposte, progetti che possano vedere coinvolti tutti gli attori interessati e che possano concretamente contribuire a far vivere più a lungo in maniera attiva e in buone condizioni di salute”.

 

 

 


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